Guerra in Ucraina. Tutte le analisi e le opinioni

Ripubblichiamo in un unico luogo tutte le analisi e le opinioni sulla guerra in Ucraina, molto diverse fra loro, pubblicate su MicroMega dal 24 febbraio 2022.

Redazione di MicroMega

La sinistra italiana e la responsabilità della guerra in Ucraina | di Pancho Pardi
La sinistra continua inutilmente a scavare nel passato per cercare le colpe di altri nella guerra che Putin ha portato in Ucraina.

Ricordate l’Ucraina? | di Michele Marchesiello
Stiamo dimenticando l’Ucraina? Bisogna ormai arrivare alle pagine più interne dei quotidiani per trovare notizie della guerra tra Russia e Ucraina. L’estate – grande apportatrice di oblio – ha onnubilato la nostra capacità di attenzione, deviandola verso i fatti e i problemi – pur tragici – di casa nostra.

La piccola grande storia dei combattenti di sinistra nella resistenza ucraina | di Davide Grasso
Continuiamo la storia Solidarity Collectives, un’organizzazione formata da internazionalisti di sinistra che contribuiscono a trecentosessanta gradi alla resistenza ucraina, anzitutto sul piano umanitario.

La doppia resistenza cui è chiamata la sinistra ucraina | di Davide Grasso
Da Kiev la storia dei militanti di Solidarity Collectives, anarchici e internazionalisti, che non si riconoscono nel patriottismo e nel nazionalismo propugnati dallo stato ucraino, e tantomeno in quelli promossi dal governo russo, ma si identificano con la lotta popolare genuina che l’invasione ha scatenato nella società ucraina.

L’arresto di Boris Kagarlitsky in Russia scuote le coscienze anche dei finora silenti | di Germano Monti
Il 25 luglio scorso le forze di sicurezza di Mosca hanno arrestato il sociologo Boris Kagarlitsky, notissimo intellettuale marxista russo che non ha mai nascosto la sua opposizione a quella che i russi sono costretti a chiamare “operazione militare speciale”. La liberazione di Kagarlitsky è stata chiesta anche da un appello sottoscritto da molti esponenti della “sinistra radicale” finora silenti sulla repressione in Russia e che sta raccogliendo molte adesioni.

Cosa c’è dietro il ritiro della Russia dall’accordo sul grano | di Maurizio Delli Santi
Le cause del ritiro russo dalla “Black Sea Grain Initiative” vanno ricercate in una attenta analisi dei condizionamenti geopolitici della guerra: l’aggressione dei mercenari Wagner, la ricerca di alleanze nel continente africano e il surplus produttivo di grano russo giocano un ruolo importante nelle strategie del Cremlino.

Diga, Russia e Pace | di Pancho Pardi
La distruzione della diga è, per ora, l’ultima dimostrazione che la Russia non ha alcun interesse per la trattativa. Deserto sì, pace no.

Guerra in Ucraina, consigli non richiesti agli aggrediti | di Pancho Pardi
Secondo l’opinione pubblica pacifista l’Ucraina va sostenuta solo in quanto vittima ma, non appena osa difendersi e resistere, viene definita un contro-aggressore. Come se la guerra l’avesse scatenata Zelensky e non Putin.

Russia, per Putin un 9 maggio tra retorica stantia e problemi interni. Intervista a Giovanni Savino | di Fabio Bartoli
Seppur in tono decisamente minore, come ogni 9 maggio in Russia si è celebrata la vittoria nella Grande guerra patriottica contro il nazismo. Per il secondo anno di fila la commemorazione ha trovato spazio nella cornice della guerra contro l’Ucraina e anche quest’anno il tradizionale discorso del presidente ha contenuto molti riferimenti alla situazione attuale. Il tutto tra l’impasse al fronte, i sommovimenti interni e le bizze del solito Evgenij Prigožin. Abbiamo commentato la giornata con Giovanni Savino, ricercatore di storia della Russia presso l’Università Federico II di Napoli.

Guerra in Ucraina, una questione privata | di Francesco Brusa
“Prizak”, ovvero “fantasma”, è la parola che unisce “Generazione Putin” e “Il caso Sandormoch”. «In Russia il gulag è un fantasma sempre presente. È tuttora così».

Per una teoria critica del Conflitto Russia-Ucraina | di Pierfranco Pellizzetti
Leggiamo Benjamin Abelow, “Come l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina” e Lucio Caracciolo, “La pace è finita”, per provare a farci strada nel ginepraio di voci e opinioni della guerra in Ucraina.

Slava Ukraïni! Un anno di aggressione imperialista, un anno di resistenza esemplare | di PAOLO FLORES D’ARCAIS
A un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, una riflessione sul finto pacifismo e su una finta sinistra schierata dalla parte dell’aggressore imperialista.

Venti anni più uno: i movimenti per la pace dall’invasione dell’Iraq all’invasione dell’Ucraina | di GIOVANNI SCOTTO
Nel 2003 si svolse la più grande manifestazione della storia in favore della Pace. Ma oggi il movimento non è lo stesso di vent’anni.

Di che escalation in Ucraina parliamo? | di PANCHO PARDI
Mentre ci preoccupiamo per l’escalation in Ucraina riusciamo a immaginare che cosa sia vivere come stanno vivendo lì ora?

La guerra in Ucraina pensata in prospettiva glocale | di ROLAND BENEDIKTER
La prospettiva di sviluppo internazionale passa ad una nuova fase: quella delle democrazie contro non-democrazie.

La Commissione Europea vuole un Tribunale speciale per l’Ucraina | di MAURIZIO DELLI SANTI
Il nuovo organismo renderebbe effettivi i principi dello Statuto di Roma per perseguire i più gravi crimini internazionali.

Chi ha il diritto di decidere sulla fine della guerra in Ucraina? | di PANCHO PARDI
Chi abbia l’ultima parola sulla fine della guerra in Ucraina è oggetto di dibattito da quando è chiaro che l’Ucraina resiste.

“Aiutiamo l’Ucraina a sopravvivere a questo inverno di guerra!” | di REDAZIONE
Il manifesto degli intellettuali tedeschi per una mobilitazione solidale al fianco del popolo ucraino.

Memorial Italia: Con la resistenza ucraina contro l’invasore, per il rispetto del diritto internazionale | MEMORIAL ITALIA
L’associazione auspica una soluzione del conflitto in Ucraina che restauri il rispetto del diritto internazionale.

“Libertà per l’Ucraina, libertà per i popoli della Federazione Russa”. In piazza il 5 novembre! | di REDAZIONE
Le motivazioni con cui personalità e collettivi stanno firmando l’appello di MicroMega per il 5 novembre.

Analisi degli appelli alla pace per la guerra in Ucraina | di MAURIZIO DELLI SANTI
Perché i negoziati siano credibili occorre usare la lente della storia e del diritto internazionale.

Tutti in piazza: pace subito, solidarietà con l’Ucraina, Putin go home! | di ARGENTIERI, CANTARELLA, DE GIOVANNI, DE LUCA…
Appello per partecipare alla manifestazione di sabato 5 novembre.

Non c’è pace senza giustizia per l’Ucraina | di PANCHO PARDI
Le manifestazioni per la Pace non possono lasciare alcun adito al sospetto di praticare un’olimpica equidistanza dai due contendenti.

Contro la guerra di Putin e per la libertà e la pace in Ucraina | di REDAZIONE
L‘iniziativa chiede l’immediato cessate il fuoco da parte di Putin e il ritiro delle truppe russe come precondizione per i negoziati.

I mille volti della dissidenza russa | di CINZIA SCIUTO
La professoressa Mara Morini, esperta di Est Europa, spiega i diversi orientamenti politici della dissidenza russa e quale ruolo possono giocare nel conflitto in corso.

Le gabbie di Mariupol e il processo di Norimberga | di MAURIZIO DELLI SANTI
Se i “giudici” del Donetsk avessero realmente cognizione di cosa significa rivestire quel ruolo dovrebbero sospendere il processo. E rinviare le carte alla Corte penale internazionale, unico giudice imparziale che potrà garantire un processo equo, cui hanno diritto anche i combattenti dell’Azov.

La tragedia dell’Europa orientale | di TARAS BILOUS
Gli Stati Uniti hanno fatto bene a respingere la proposta russa di dividere l’Europa in sfere di influenza? Per rispondere a questa domanda non è irragionevole considerare le conseguenze dell’ultima divisione in sfere di influenza in Europa dopo la Seconda guerra mondiale.

Parsi: “L’Occidente continui a sostenere l’Ucraina” | di CINZIA SCIUTO
La situazione sul campo di battaglia, le relazioni politiche, il ruolo di Cina e Turchia. Un bilancio a sei mesi dall’inizio del conflitto.

Guerra in Ucraina: “Il diritto di resistere”, un manifesto femminista | di THE FEMINIST INITIATIVE GROUP
Appello delle femministe dell’Ucraina alle femministe di tutto il mondo: “Schieratevi in solidarietà con il movimento di resistenza del popolo ucraino”.

La guerra in Ucraina e il “tabù nucleare” | di MASSIMILIANO SALTORI
Se un ricorso reale alle armi nucleari è piuttosto improbabile, la retorica del Cremlino rischia però di normalizzare l’idea che l’uso di armi atomiche possa essere un’opzione accettabile in un conflitto.

La guerra in Ucraina mette in crisi l’Euro e l’Unione Europea | di ENRICO GRAZZINI
I costi delle materie prime alle stelle. L’aumento dei tassi per frenare l’inflazione. E l’Italia sempre più a rischio (secondo i mercati). Il precario equilibrio dell’eurozona rischia di saltare.

L’aberrazione della condanna a morte dei tre presunti “mercenari” ucraini | di MAURIZIO DELLI SANTI
Analisi rigorosa e puntuale dal punto di vista giuridico della decisione del tribunale della “Repubblica di Donetsk” di condannare a morte due cittadini britannici e uno marocchino ritenuti responsabili di “atti terrorismo” e “crimini di guerra”.

Smettere di resistere significherebbe smettere di essere liberi | di ZAKHAR POPOVYCH
Sono ancora in molti nella sinistra occidentale a non sostenere la resistenza ucraina, contrapponendo a essa interessi economici locali. Una contrapposizione artificiosa che non fa che frammentare il fronte antimperialista.

Gli scenari della guerra in Ucraina | di MAURIZIO DELLI SANTI
La road-map dell’Italia: dal cessate il fuoco ai contingenti di pace.

L’Occidente è cattivissimo | di PANCHO PARDI
Se la Russia fa la guerra, per i pacifisti di sinistra la colpa è dell’Occidente, degli USA e della Nato che hanno armato l’Ucraina. Di fatto, è la versione di Putin: stavano per attaccarmi, ho dovuto difendermi.

Furio Colombo: “Ecco perché ho lasciato Il Fatto Quotidiano” | di PAOLO FLORES D’ARCAIS
Figura storica del giornalismo italiano, cofondatore del Fatto Quotidiano e fino a pochi giorni fa editorialista del giornale diretto da Travaglio, Furio Colombo ha lasciato la testata in dissenso con la scelta del direttore di “incoronare” Alessandro Orsini. In questa conversazione con il direttore di MicroMega Colombo spiega cosa è accaduto e le ragioni della sua scelta

Ucraina: il ruolo dell’Europa verso la de-escalation | di MAURIZIO DELLI SANTI
Italia, Francia e Germania orientate a riaprire la via dei negoziati per una mediazione sia sull’Ucraina sia sulla sicurezza europea e globale.

Perché Svezia e Finlandia vogliono entrare nella Nato | di CINZIA SCIUTO
Alessia De Luca, analista dell’Ispi, spiega le ragioni che hanno condotto i due Paesi scandinavi a rompere una lunga tradizione di neutralità.

Le conseguenze economiche della guerra in Ucraina | di MARIO BARBATI
Non saranno uguali per tutti: riguarderanno poco gli Usa e la Cina mentre avranno un forte impatto in Europa e, in particolare, nell’Italia di Mario Draghi.

Ideologie di guerra: denazificare l’ucraina con metodi nazi-fascisti? | di FAUSTO PELLECCHIA
La retorica ideologica imperial-nazionalista di Putin: sublimare l’invasione militare come nuova “grande guerra patriottica”.

La resistenza non è un’opinione | blog di FABIO ARMAO
Invasione e resistenza non possono mai essere messi sullo stesso piano perché la conquista è una scelta, la difesa una necessità.

“Ogni ambiguità sulla guerra di Putin è un regalo alle destre” | intervista a PAOLO BERIZZI
Intervista al giornalista e scrittore da anni impegnato a contrastare lo sdoganamento delle forze di estrema destra: “Le ambiguità e la rottura del fronte antifascista sulla guerra sono un regalo alle destre che vogliono rimuovere l’antifascismo”. Sulle polemiche: “Sono per la mozione Segre: doveroso cantare Bella Ciao con un pensiero a Kiev”.

“Lo scandalo di questa guerra è l’unica cosa che conta” | intervista ad ALBERTINA SOLIANI
La vicepresidente dell’Anpi critica il comunicato dell’associazione dopo il massacro di Bucha e si augura un 25 aprile “con gli occhi puntati su tutti i popoli che resistono all’oppressore e che difendono i valori della democrazia anche per noi”.

L’appello di 80 intellettuali: “Dobbiamo sostenere gli ucraini senza calcoli né riserve”
Più di 80 intellettuali di tutto il mondo – tra cui la giornalista israeliana Amira Hass, la scrittrice indiana Arundhati Roy, lo scrittore francomarocchino Tahar Ben Jelloun, il linguista statunitense Noam Chomsky, lo scrittore nigeriano premio Nobel Wole Soyinka – hanno lanciato dalle pagine di Le Monde un appello ad appoggiare la resistenza ucraina “senza riserve”.

La guerra in Ucraina e i “nazisti bravi” del battaglione Azov | di VALERIO NICOLOSI
L’ampio consenso che i paramilitari di estrema destra stanno raccogliendo è l’ennesimo errore di lettura che porterà allo sdoganamento di forze reazionarie. In Italia ne sappiamo qualcosa. Per questo è utile ricordare chi sono veramente i “ragazzi” di Azov.

Invasione russa e sanzioni economiche | di POMPEO DELLA POSTA
Le sanzioni economiche sarebbero davvero stringenti se la Russia avesse relazioni con i soli Paesi che le applicano. Il regime di Putin potrebbe aggirarle non solo ricorrendo a pratiche autarchiche, ma soprattutto rinsaldando i legami con quella parte di mondo che non le applica.

La minaccia del nucleare e il nuovo dilemma del prigioniero | di MAURIZIO DELLI SANTI
Dopo l’affondamento della Moskva è molto probabile una forte reazione della Russia, e si ritorna a parlare di una possibile minaccia nucleare, sebbene di livello tattico. Tornano in auge le teorie strategiche sulla dottrina nucleare per valutarne le probabilità di rischio, ma sul punto è fondamentale esaminare cosa dice un documento ufficiale della Federazione Russa sui “Principi base della politica statale in materia di deterrenza nucleare”.

Pace, guerra, resistenza: cercare il dialogo, rifiutare il settarismo | di PAOLO FLORES D’ARCAIS
L’invito del direttore di MicroMega al confronto perché “una volta finito il conflitto a sinistra non rimangano solo le macerie delle attuali rotture”.

“Il futuro della smilitarizzazione sta nel fermare ora la macchina da guerra russa”. Intervista a Vitaliy Dudin | di FEDERICO FUENTES
Secondo il capo dell’organizzazione socialista democratica ucraina Sotsyalnyi Rukh, alcuni dei cui attivisti partecipano come volontari alla resistenza armata contro la Russia, la sinistra dovrebbe cambiare radicalmente la propria analisi della guerra e sostenere pienamente il diritto del popolo ucraino all’autodeterminazione.

Rinunciamo al gas, costringiamo Putin al negoziato | di PANCHO PARDI
Tutti noi italiani possiamo chiudere i riscaldamenti di casa per incoraggiare il governo a sospendere immediatamente l’acquisto del gas russo.

Le Fosse Ardeatine di Bucha e la vergogna dell’Anpi | di PAOLO FLORES D’ARCAIS
Il comunicato dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sui crimini di guerra avvenuti a Bucha è osceno e infanga i valori della Resistenza.

Non esistono guerre giuste, ma ne esistono di più legittime e di meno legittime | di FABIO ARMAO
Pretendere di rimanere equidistanti, equiparare le motivazioni dei belligeranti, cercare alibi nelle guerre precedenti è una forma di pacifismo retorico, un puro esercizio di stile che, suggerendo l’astensione da qualunque intromissione nel conflitto, favorisce oggettivamente chi dispone di maggiori risorse.

Pace, pacifismo, resistenza
Dialogo fra Luciana Castellina, Paolo Flores d’Arcais e Tomaso Montanari. Modera Cinzia Sciuto.
La guerra in Ucraina ha posto la sinistra di fronte al dilemma su cosa significhi “pace”. Tutti accomunati da una unanime condanna dell’invasione di Putin, ci si divide fra chi ritiene indispensabile sostenere la resistenza ucraina con tutti i mezzi possibili, armi incluse, e chi invece ritiene che l’invio di armi non serva che a prolungare la guerra facendo in definitiva più morti. MicroMega vuole essere il luogo in cui approfondire questo confronto con amici e lettori della rivista.

Di sinistra è sostenere la resistenza ucraina, ancora di più. Intervista a Sergio Cofferati | di PAOLO FLORES D’ARCAIS
L’ex segretario della Cgil si dice sorpreso dalle posizioni assunte da diversi esponenti del mondo della sinistra sulla guerra in Ucraina. E ribadisce: “Se non difendiamo i nostri valori in questo caso non saremo più credibili”.

Erri De Luca: “Sono un partigiano della resistenza ucraina. Kiev non cederà” | intervista di CINZIA SCIUTO
Lo scrittore sottolinea come l’aggressione di Putin ci riguardi direttamente: “L’Europa è diventata la vasta retrovia dell’Ucraina, la sua sorte politica coincide”.

Guerra in Ucraina, l’Onu e la nuova risoluzione “umanitaria” | di MAURIZIO DELLI SANTI
Il percorso cha sta compiendo l’Assemblea Generale è volto a superare l’immobilismo del Consiglio di Sicurezza, dove incide il potere di veto della Russia. Potrebbe anche giungere ad una nuova Risoluzione “Uniting for peace”, il modello che fu adottato per porre fine alla guerra di Corea.

Lettera aperta a Flores d’Arcais sulla guerra in Ucraina, con una replica del direttore di MicroMega
I valori possono davvero essere “stiracchiati” in tutte le direzioni? Può la logica aiutarci a districarci fra posizioni diverse o tutto va lasciato alle personali opinioni e motivazioni? La lettera aperta di una lettrice e la risposta del direttore di MicroMega.

Le parole, le azioni, le cose: dove è la Cgil? | di GIORGIO CESARALE
Come sta “provando” ad affrontare la crisi bellica ed economica Maurizio Landini? Dov’è finita la “grande giornata di mobilitazione dei lavoratori europei per fermare la guerra” evocata durante la manifestazione “pacifista” del 5 marzo scorso?

Ricordiamoci che Hitler ha perso | di ELIA ROSSI
È come se Hitler avesse colonizzato il nostro immaginario, impedendoci di prescindere dalle sue regole del gioco ogni volta che ci troviamo a dover valutare la moralità di una guerra. Se ci sarà una terza guerra mondiale o no sembra dipendere più da come definiamo gli eventi del passato che da una scrupolosa valutazione del nostro presente e delle sue potenzialità.

BLOG | Quelle assenze in aula feriscono la democrazia | di MAURO BARBERIS
Una significativa minoranza di parlamentari non si è presentata in Parlamento per ascoltare gli interventi di Zelensky e Draghi sulla guerra in Ucraina. Tra loro, spicca il leghista Simone Pillon.

Le resistenze e il discorso di Zelensky al parlamento italiano | di DAVIDE GRASSO
Il presidente ucraino ha evitato sia di reiterare la richiesta di no fly zone (forse per realismo) sia qualunque riferimento alla Resistenza italiana, dopo invece gli azzardati paragoni storici proposti in altre occasioni.

Notizie sul nuovo mondo | di FURIO COLOMBO
L’America? Non esiste più. La Nato? Non esiste più. E non esistono più l’Onu, l’Europa, la Russia. E la pace.

BLOG | La propaganda di guerra e l'(ab)uso della storia | di MICHELE MARTELLI
La propaganda di Putin ha cancellato la parola guerra. Per quella di Ue, Nato e Usa la “guerra” è “pace”. In mezzo, lo stravolgimento dei fatti, e della storia, che ha toccato il suo apice sui media italiani.

Poesia per Mariupol

Dov’era l’Europa quando Putin…? | di MARIO BARBATI
Le responsabilità dell’UE sono chiare, partono da lontano, e dimostrano tutta la subalternità dei leader europei nei confronti del potere del leader russo.

Da Sarajevo a Mariupol: la guerra e la morte della polis | di FABIO ARMAO
L’accanimento col quale le forze armate russe si stanno dedicando alla distruzione di Mariupol non può che evocare l’assedio di Sarajevo. Bombardare Sarajevo o Mariupol non vuol dire soltanto distruggerne le infrastrutture, ma annichilire l’idea stessa di cittadinanza che esse incarnano.

I nostri valori e il riflesso pavloviano di essere contro gli Usa | di PAOLO FLORES D’ARCAIS
I valori di giustizia-e-libertà portano ad un’unica conclusione: gli ucraini vanno aiutati, con le armi e le sanzioni contro l’invasore. Che questa sia anche la posizione degli establishment contro cui ci siamo tante volte battuti non è una buona ragione per abbandonare un popolo che resiste.

BLOG | È questa la democrazia per cui andiamo alla Terza guerra mondiale? | di GIORGIO CREMASCHI
Undici partiti di opposizione messi al bando. Legge marziale che impedisce agli uomini tra i 16 e i 60 anni di lasciare l’Ucraina. La guerra non è mai il mezzo per affermare “giusti principi”.

BLOG | Rifiutare l’arte della guerra | di DOMENICO GALLO
Quest’anno la spesa militare è cresciuta di oltre 8 miliardi, attestandosi a circa 26 miliardi; nella prossima finanziaria, secondo l’ordine del giorno si dovrebbe accrescere di altri 10 miliardi ogni anno. È questa la lezione che sappiamo trarre dal disastro della guerra in Ucraina?

La soggettività ignorata dei Paesi dell’Est e la doverosa rinuncia al gas russo | di CINZIA SCIUTO
Da un lato continuiamo a finanziare la guerra di Putin comprando il suo gas, dall’altro facciamo finta di non sapere che sono stati i Paesi dell’Est a chiedere di entrare nella Nato.

Massacri, resistenza, logica | di PAOLO FLORES D’ARCAIS
Lettera aperta a Tomaso Montanari e ai suoi amici pacifisti.

Ucraina: perché non ha senso disquisire del passato | di ENZO MARZO
Parlare oggi degli errori del passato non fa che aiutare Putin, indebolire la resistenza ucraina e rendere meno efficace la forza deterrente della pressione dell’opinione pubblica mondiale.

Ucraina, le ipocrisie dell’Occidente | di MARIO BARBATI
Gli affari in cambio di due occhi chiusi su tutto il resto: ecco la causa della scarsa credibilità occidentale, che infatti non ne azzecca una da almeno trent’anni.

Guerra in Ucraina: la difficoltà in cui ci muoviamo | di ANGELO CANNATÀ
Avvertiamo la necessità di aiutare l’Ucraina, ma sappiamo, nello stesso tempo, che nelle condizioni date non possiamo spingere il nostro sostegno oltre un certo limite.

Per l’Ucraina, anche con le armi | di FRANCESCO ‘PANCHO’ PARDI
Non si può esaltare l’eroica resistenza del popolo ucraino e allo stesso tempo negargli l’invio di armi difensive. Con quale mezzo di persuasione si può costringere l’aggressore al dialogo se si priva l’aggredito dei mezzi necessari alla difesa?

BLOG | Fermare la deriva verso la terza guerra mondiale. La scelta antifascista | di GIORGIO CREMASCHI
Bisogna fare tutto il possibile per fermare l’escalation. L’esatto contrario di ciò che l’invio di armi all’Ucraina comporterebbe.

Un fucile partigiano | di FURIO COLOMBO
In Ucraina oggi le armi non sono contraddizione della pace, sono le mani e i calci della ragazza che si difende dallo stupro, del cittadino che resiste alle botte di strada.

La doppia morale dei pacifisti | di RUDI ASSUNTINO
Triste che nella piazza di San Giovanni non si sia intonato Bella Ciao, la canzone della resistenza. È tragico che i nostri “pacifisti” abbiano preso per buone le ragioni di Putin.

La guerra di Putin non rappresenta un ritorno al passato | di FABIO ARMAO
Contrariamente a quanto si legge e si ascolta ripetutamente sui media, l’attacco all’Ucraina non rappresenta il fallimento della globalizzazione, semmai è la dimostrazione della sua incapacità di arrestarsi, del fatto che la sua corsa è finita fuori controllo.

Il dovere e il diritto | di MONI OVADIA
Se è giusto inviare armi all’Ucraina allora sarà corretto fornire armi a ogni popolo aggredito, cominciando dai curdi. Una replica a Flores d’Arcais.

Cosa può fare l’Europa per l’Ucraina | di LUCIO BACCARO
L’Europa può fare molto per l’Ucraina, ma l’ultima cosa che deve fare è inviare armi e imporre la no-fly zone. Una replica a Flores d’Arcais.

La sinistra polacca a quella occidentale: sostenete gli ucraini | di Z. MALISZ M. MILENKOVSKA D. KOLARSKA J. GRONOWSKI
Un appello di alcuni membri del partito polacco di sinistra Razem affinché la sinistra occidentale non sia corriva con Putin.

BLOG | Guerra in Ucraina, se Vladimir Putin sfida la razionalità | di MAURO BARBERIS
In ogni spiegazione scientifica di eventi come le guerre si parte da un presupposto: che gli uomini siano razionali. Salvo sbagliarsi, ovviamente.

BLOG | Anche in tempo di guerra, non si rinunci ai propri valori | di TERESA SIMEONE
L’invito dell’Università Bicocca a Paolo Nori di “integrare” i suoi seminari su Dostoevskij con scrittori ucraini è solo l’ultima, insensata, rappresaglia culturale che non serve alla “pace”. Per contrastare Putin dovremmo prendere a esempio quanto stanno facendo proprio gli esponenti della cultura russa.

L’esercito russo, la resistenza ucraina e la differenza fra violenza e potere | di DAVIDE GRASSO
Le società umane sono poco propense a farsi organizzare la politica interna, e quella estera, da un paese straniero con le bombe.

BLOG | Per favore non indossate l’elmetto! | di DOMENICO GALLO
Con l’invasione russa dell’Ucraina si è materializzata l’immagine del nemico e la conseguente mobilitazione bellica della comunicazione, della cultura, delle coscienze. Ma la legge italiana sulla neutralità vieta di fornire armi ai Paesi in guerra.

La pace si difende difendendo la libertà degli ucraini | di PAOLO FLORES D’ARCAIS
Il direttore di MicroMega risponde agli interventi di Tomaso Montanari, Moni Ovadia e Giorgio Cesarale e all’intervista di Emiliano Brancaccio sull’invasione della Russia e il conflitto in Ucraina.

Il realismo dei pacifisti contro il machiavellismo della politica | di TOMASO MONTANARI
Per stare dalla parte delle vittime (le donne e gli uomini che vivono nell’Ucraina invasa dalle truppe di Putin) è necessario assumere la logica binaria della guerra? O la si può contestare da fuori? Da “pacifista”, Tomaso Montanari prova a dare tre risposte alla domanda: che fare ora?

Guerra in Ucraina | intervista a EMILIANO BRANCACCIO
“Un nuovo ‘whatever it takes’ per salvare la pace in Europa è possibile. Sancire la fine dell’espansionismo Nato e Ue a est. Ma vedo troppi elmetti in testa e cervelli già spenti, tra putiniani senza ritegno e atlantisti senza memoria”.

Orizzonti senza guerra | di MONI OVADIA
È necessario uscire dalla logica delle fazioni e degli schieramenti confortati da stereotipi consolidati come quello che vede il buon Occidente democratico versus il sinistro Oriente slavo autocratico russo.

BLOG | Dalla parte dell’Ucraina | di PIERFRANCO PELLIZZETTI
Pierfranco Pellizzetti risponde ai contributi di Tomaso Montanari ed Emiliano Brancaccio pubblicati su MicroMega: “Se non fossi così vecchio, così stanco e pure mezzo cieco aderirei a una nuova Brigata Giustizia e Libertà che vada in soccorso degli eroici combattenti per la libertà ucraina”.

Solo i lavoratori possono fermare la catastrofe | di GIORGIO CESARALE
Tutta l’umanità è minacciata da un insieme di fenomeni a sfondo immediatamente catastrofico. A partire dalla guerra in Ucraina.

“Putin, un despota pericoloso per il mondo” | intervista a ERRI DE LUCA
Per lo scrittore partenopeo il presidente russo, se non si ritira, rischia un colpo di Stato interno.

L’ora più buia | di IRENA GRUDZIŃSKA GROSS
Quanto sta accadendo è il primo passo verso un disastro che sarà nuovo perché niente nella storia accade due volte. Eppure, sarà anche molto familiare.

BLOG | No alla guerra e alla logica di guerra | di MICHELE MARTELLI
Dopo due devastanti conflitti mondiali, lo spavento per una guerra generalizzata in Europa evoca scenari apocalittici, che forse nessuno vuole.

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Credit immagine: Kiev (ANSA EPA/SERGEY DOLZHENKO)



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