Approvato definitivamente il DDL su agricoltura biologica e biodinamica

Ancora una volta la senatrice Cattaneo, e con lei l’intera comunità scientifica, si è dovuta scontrare con le derive irrazionali difese da molti parlamentari e con i forti interessi che ruotano intorno all’agricoltura biodinamica

Silvano Fuso

In un precedente articolo avevamo illustrato i risultati della discussione, avvenuta alla Camera nei giorni 8 e 9 febbraio 2022, sul controverso disegno di legge 988 “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”.

La Camera aveva accolto l’emendamento dell’On. Riccardo Magi (+Europa) che aveva eliminato dal testo l’equiparazione tra agricoltura biodinamica e biologica, esplicitamente prevista nella bozza approvata precedentemente al Senato in data 20 maggio 2021 (comma 3 dell’articolo 1). L’emendamento, tuttavia, non eliminava completamente l’agricoltura biodinamica dal disegno di legge, che sopravviveva infatti negli articoli 5 e 8.
L’approvazione dell’emendamento ha determinato un ulteriore rinvio al Senato. L’intera comunità scientifica auspicava che in tale occasione sarebbe prevalso il buon senso e che ogni residuo esplicito riferimento a pratiche agricole esoteriche sarebbe stato eliminato.
Purtroppo, mercoledì 2 marzo il Senato ha invece approvato in via definitiva, con 195 voti favorevoli e 4 contrari, il disegno di legge, lasciando inalterati gli articoli 5 e 8.

Come ha esposto la senatrice a vita Elena Cattaneo nel suo intervento in Senato: “Si tratta di articoli che, pure in forme diverse, promuovono la biodinamica. All’articolo 5 si prevede un rappresentante delle associazioni biodinamiche, ulteriore e autonomo rispetto a quelli dell’agricoltura biologica, al tavolo tecnico ministeriale istituito ad hoc. All’articolo 8, che disciplina il piano nazionale delle sementi biologiche, c’è il riferimento alle sementi biodinamiche”.

La senatrice Cattaneo ha ancora una volta tentato il tutto e per tutto per evitare questa brutta figura istituzionale. Ha proposto infatti un ordine del giorno parlamentare che, per fortuna, è stato accolto dal Governo e dal Senato, senza essere posto in votazione. L’ordine del giorno impegna il Governo a sostenere in futuro interventi legislativi per eliminare i riferimenti ancora presenti all’agricoltura biodinamica negli articoli 5 e 8. (Oltretutto appare incongruo parlare di agricoltura biodinamica senza che nel testo venga definito espressamente cosa sia).

La cosa però non è scontata. Si deve presentare infatti l’occasione (ad esempio, la discussione di una legge sull’agricoltura o l’alimentazione) ed è necessario che il Parlamento istruisca emendamenti per la rimozione dei due articoli. Vedremo se il Governo e il Parlamento terranno fede all’impegno preso.

Ancora una volta la senatrice Cattaneo, e con lei l’intera comunità scientifica, si è dovuta scontrare con le derive irrazionali difese da molti parlamentari e con i forti interessi che ruotano intorno all’agricoltura biodinamica. Come si può leggere nel resoconto della seduta al Senato, i sostenitori del biodinamico hanno, come al solito, presentato motivazioni del tutto inconsistenti dal punto di vista scientifico.

Il massimo dell’assurdo si è avuto da parte del direttore generale di Federbio, Paolo Carnemolla, che ha presentato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un esposto contro la senatrice Cattaneo. Secondo il presidente di Federbio, infatti, la senatrice a vita sarebbe autrice di continui attacchi diffamatori pubblici nei confronti del settore biologico.

“Non sono in discussione la libertà di pensiero di alcuno” ha dichiarato Carnemolla “e nemmeno l’evidente propensione della senatrice a vita Elena Cattaneo per un’agricoltura basata su Ogm e glifosate, ma il fatto che un’alta rappresentante delle istituzioni favorisca una costante opera di delegittimazione di uno dei pilastri della politica europea della qualità e della sostenibilità in agricoltura”.

È tipico di chi non ha argomentazioni valide ricorrere ad altre strategie di attacco ad personam. Inoltre, evidentemente il Presidente di Federbio ha capito ben poco degli interventi della senatrice e della posizione del resto della comunità scientifica. Nessuno, infatti, difende a priori un’agricoltura basata su Ogm e glifosate. Ma semplicemente viene sottolineata la necessità che lo Stato promuova solamente un’agricoltura basata su concrete evidenze (e non su ideologie magiche) e i cui principi ispiratori abbiano un solido fondamento scientifico. Requisiti che il biodinamico è ben lontano dal possedere.



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