Dall’introduzione dell’euro è intervenuta una serie di fatti che ha mostrato tutta la fragilità di una unione monetaria così strutturata.
In molti alla richiesta di prendere le distanze da Hamas reagiscono con un riflesso di rigetto. Eppure la richiesta è più che legittima.
È soprattutto ai primi segnali di una relazione violenta che dobbiamo prestare attenzione. E interromperla subito.
La notte dei cristalli rappresentò un punto di svolta nella politica antiebraica del nazismo. Oggi l’antisemitismo in Europa è di nuovo in aumento.
Il 7 ottobre Hamas ha perpetrato il più grande massacro di ebrei dall’Olocausto, innescando una atroce spirale di vendetta.
Certo che Israele ha diritto all’autodifesa. Ma la reazione non può essere l’assedio e l’incessante bombardamento di un intero popolo.
Rivendicare il diritto dei palestinesi alla terra e contestualmente sostenere il diritto di Israele ad esistere deve essere il nostro imperativo.
Il terrorismo jihadista di Hamas non giova alla causa del popolo palestinese.
Se tutto è un “costrutto sociale” e conta solo come “ci si sente”, il rischio è di non lottare più per sovvertire oggettivi rapporti di forza.