È possibile che oggi, nel ventunesimo secolo, debba prevalere la coazione a ripetere e a ripercorrere gli stessi sentieri della prima guerra mondiale per tracciare di nuovo i confini con i coltelli?
È possibile che oggi, nel ventunesimo secolo, debba prevalere la coazione a ripetere e a ripercorrere gli stessi sentieri della prima guerra mondiale per tracciare di nuovo i confini con i coltelli?
Ormai siamo arrivati all’ottantesimo giorno di guerra e all’orizzonte non si intravede niente di buono, anzi si va delineando quanto sia elastico il concetto di vittoria.
Ormai siamo arrivati all’ottantesimo giorno di guerra e all’orizzonte non si intravede niente di buono, anzi si va delineando quanto sia elastico il concetto di vittoria.