Davvero dobbiamo dimenticare ciò che tre anni di pandemia, di emergenza, di sacrificio delle libertà ci hanno lasciato?
A pochi giorni dal 2023, il mondo è costretto ad ascoltare notizie anacronistiche di manifestanti condannati a morte in processi farsa.
Un numero sempre maggiore di atenei e di scuole sta adottando la Carriera Alias. Ma il movimento Pro-Vita ha deciso che non va bene.
È tempo che donne e uomini siano uniti non solo nel condannare la violenza ma nel rifiutare il modello culturale che ne è all’origine.
Il nuovo governo è da poco insediato e già assistiamo alle difficoltà di condurre in modo rigoroso e inattaccabile la macchina amministrativa.
Nonostante le prese di distanza rimane fortissima la cifra identitaria di destra che rivendica conservatorismo e attaccamento alle tradizioni.
La proposta di Maurizio Gasparri porterebbe all’impossibilità di un aborto volontario e al rischio penale per il medico e la donna.
Ora c’è un coro unanime contro Letta, ma le decisioni su come condurre la campagna elettorale sono state prese e condivise dalla direzione del Pd.
Dopo la vittoria della destra, speriamo almeno che i diritti acquisiti non vengano toccati, come è stato promesso in campagna elettorale.