Il diritto di manifestare è intoccabile, ma se fatto senza dispositivi di protezione non confligge con l’eguale diritto di veder garantita la salute?
Pensiero critico e responsabilità etiche: una riflessione sul ruolo degli intellettuali in questi tempi difficili.
Laddove non esistono doveri per tutti, il più forte, il più attrezzato, il più cinico vince.
Tra le pieghe ascientifiche di un sapere popolare basato sulla diffidenza si fanno strada nuove forme di superstizione.
Da Orwell a Pasolini e Chomsky: negli ultimi tempi assistiamo a un uso strumentale di pensatori di sinistra da parte della destra.
Lettura di “Al calar della notte – Luce e tenebra nel teatro di Mozart” di Marco Jacoviello (ed. Libreria Musicale Italiana).
Ha ragione chi denuncia la “dittatura sanitaria” o chi ha accettato le limitazioni della libertà al fine di tutelare la salute collettiva?
Inginocchiarsi per solidarietà? Un gesto simbolico contro il razzismo svilito a compiacenza nei confronti dell’avversario?
Si accusano le fasce deboli di essere formate da fannulloni ignorando le condizioni di sfruttamento in cui versano troppi lavoratori.