Blob elettorale / 4

Travolti da un’insolita campagna elettorale in estate, proviamo a riderci su, ma nemmeno tanto, tra candidature giurassiche e promesse irrealizzabili. Quarta puntata.

Mario Barbati

20 agosto

Matteo Salvini: “Sanna Marin è una bella donna, ha il diritto di ballare” (Adnkronos). Giusto per quello.

“Da una parte chi vuole cancellare la famiglia, togliere di mezzo mamma e papà e offrire droga, suicidio di stato e deportazione economica, dall’altra chi ancora crede nel valore della vita, della famiglia, delle radici e dell’identità popolare. Da che parte stai?” (commento del senatore leghista Simone Pillon su Twitter). Da una parte la salute mentale, dall’altra Pillon.

Oggi parliamo di un tema urgente e grave, quello dell’energia. Se vogliamo salvaguardare il nostro tessuto produttivo e i posti di lavoro in Italia e anche in Europa, bisogna partire subito con quello che non si è fatto finora per colpa delle ideologie della sinistra. Bisogna ripartire subito con i rigassificatori, i termovalorizzatori, le energie rinnovabili e il nucleare pulito” (Silvio Berlusconi su Facebook). Nucleare pulito che a oggi non esiste. Si stanno sperimentando nuovi reattori di piccola taglia, ma con tempi di realizzazione molto lunghi e con il tema dello smaltimento delle scorie ancora da chiarire.

Sono fortunato perché faccio il lavoro che mi dà da vivere e mi appassiona. Il 25 settembre è una scelta culturale. La mamma si chiama mamma e il papà si chiama papà. Questa per me è la famiglia” (Matteo Salvini, festa della Lega di Pinzolo). T-e-l-e-f-o-n-o. C-a-s-a.

Il servizio militare nel nostro Paese non è stato annullato, è solo per legge temporaneamente sospeso, il che vuol dire che domani, volendo, sistemi qualche caserma, lo introduci di nuovo, magari facendo un servizio militare o civile su base regionale” (Matteo Salvini, festa della Lega di Pinzolo). Nuovi centurioni della milizia si stagliano all’orizzonte, per raggiungere le orecchie dei popoli di cielo, di terra, di mare e di lago ed espandersi di diritto sul Mediterraneo, contro le calunnie delle fogne demoplutocratiche, pronti all’impresa e guidati dal generale Salvini. Viva l’Italietta!

21 agosto

Se il Presidente Draghi non interviene immediatamente per eliminare la discriminazione contro chi ha sottoscritto digitalmente la Lista Referendum e Democrazia l’Italia si espone a un ulteriore rischio in termini di credibilità internazionale. Se la nostra lista sarà estromessa dalle elezioni nonostante le decine di migliaia di firme digitali raccolte con modalità certificate e riconosciute in ogni altro ambito della pubblica amministrazione, siamo pronti a ricorrere in ogni sede giudiziaria interna ed internazionale” (Marco Cappato, attivista politico e leader della lista “Referendum e Costituzione”, 21 agosto). “Le Corti d’Appello dove ieri sono state depositate le firme digitali a sostegno delle candidature della lista Referendum e Democrazia hanno deciso di escludere la nostra presenza alle elezioni del 25 settembre” (sempre Cappato, 24 agosto, ansa). È una battaglia assolutamente condivisibile, che non è stata accolta, uno dei tanti segni di inciviltà e scarsa qualità democratica del nostro Paese. Si vota dopo una (non) campagna elettorale fatta in estate, non viene consentita la raccolta delle firme digitali per la presentazione delle liste, preclusa per legge, favorendo in questo modo tutti quei partitini inesistenti con relativi simboli, quei gruppuscoli che si sono formati in Parlamento e che hanno potuto presentare le liste senza raccogliere le firme. Come sempre prevale la conservazione dell’esistente.

“Ho accettato la proposta di rappresentare la coalizione di centrosinistra all’uninominale di Palermo, grande città del Mediterraneo. Mi batterò con serietà per promuovere idee e programmi per il governo del paese. In animo lo spirito, l’esperienza, la storia di un socialista italiano” (Bobo Craxi, Twitter). Stefania Craxi in corsa per il Senato in Sicilia, candidata del centrodestra nel collegio uninominale di Gela per un seggio a Palazzo Madama. “Paracadutata un corno. La mia famiglia è di origine siciliana” (Italpress). Innovazione, freschezza, ricambio generazionale, anti-familismo: caratteristiche da sempre delle candidature di Partito democratico e Forza Italia.

Casini candidato a Bologna, la reazione dei circoli Pd: “Non ci hanno ascoltati, adesso sarà più dura”. I circoli Pd che avevano fatto appello al segretario Letta perché facesse un passo indietro sulla candidatura di Casini sono divisi tra la ragion di partito e i mal di pancia (Repubblica Bologna). Pd, nello storico circolo Bolognina si cerca di digerire la nuova candidatura di Casini: “Scelta sbagliata, Letta non ci ha ascoltato” (ilfattoquotidiano.it). Sarà il critico d’arte ferrarese Vittorio Sgarbi a sfidare Pierferdinando Casini nel collegio uninominale del Senato di Bologna. Lo si apprende da fonti del centrodestra (ansa). Bologna ombelico di tutto/ mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto/ Rimorso per quel che m’hai dato/ e quasi ricordo, e in odor di passato/ (solidarietà ai bolognesi).

Italexit? CasaPound è casa mia, ma ha fatto la scelta di non presentare il simbolo alle elezioni. E io ritengo di poter e dover dare il mio contributo in un momento così difficile per il popolo italiano” (Carlotta Chiaraluce, esponente di CasaPound, candidata capolista alla Camera nel Lazio con Italexit). Paragone con Italexit candida i No Vax sostenitori dell’assalto alla Cgil. Non solo esponenti di CasaPound. Nelle liste di Italexit di Gianluigi Paragone diversi esponenti del movimento no green pass e no vax che hanno sostenuto e applaudito l’assalto alla Cgil, e che definiscono “eroi” e “fratelli” i neofascisti arrestati per l’azione squadrista (Fanpage.it). Premio “fascistoni in Parlamento” a Paragone, che supera di una spanna la Meloni. E non era semplice.

Alcuni dei nomi presenti nelle liste di Fratelli d’Italia: Marcello Pera, Carlo Nordio, Eugenia Roccella, Giulio Tremonti, Raffaele Fitto, Giulio Terzi di Sant’Agata, Lucio Malan. Più che fascisti, sono i riciclati di sempre. Il peggio dei riciclati.

22 agosto

Vogliamo investire sui giovani, coltivare il talento, combattere le droghe, le devianze, crescere generazioni di nuovi italiani sani e determinati” (Giorgia Meloni su Facebook). “È il momento di scegliere da che parte stare. Noi stiamo con Giorgia Meloni”. Segue elenco di “DEVIANZE GIOVANILI: droga, alcolismo, tabagismo, ludopatia, autolesionismo, obesità, anoressia, bullismo, baby gang, hikikomori” (Fratelli d’Italia, profilo ufficiale, tweet poi cancellato). Elezioni politiche 2022, cultura e linguaggio da ventennio. Del Novecento.

Meloni posta il video dello stupro di Piacenza, esplode la polemica. La notizia finisce sui siti internazionali. Letta: “Indecente”. Lei replica: “Bieca propaganda” (La Stampa e Fatto Quotidiano). Stupro a Piacenza, la vittima: “Sono disperata, mi hanno riconosciuta da quel video”. Meloni: “Non ho ragione di scusarmi” (Corriere.it). Lei si chiama Giorgia, è una donna, è una madre, una cristiana. E fa sciacallaggio. Come i giornali però (un paio) che prima di lei avevano pubblicato il video.

La mia partecipazione alle elezioni politiche del 25 settembre finisce qui, cioè non inizia. Non sarò candidato, non ci sono stati spazi seri nel progetto del Terzo Polo per candidature non direttamente collegate ad Azione e Italia Viva” (Federico Pizzarotti, Facebook). Costretti a fare a meno di Pizzarotti, sarà dura. Cercava spazi seri tra Calenda e Renzi.

Tre righe del blob elettorale per lasciare spazio a una voce che non sentirete mai in televisione: “Mi chiamo Isaf Dimassi, volevo ringraziare Sinistra italiana ed Europa Verde per l’opportunità di candidarmi, opportunità che purtroppo sono obbligata a rifiutare perché non avendo ancora la cittadinanza italiana, nonostante io sia in Italia dall’età di 9 mesi (ora ho 25 anni) non godo né di diritti politici attivi né passivi”.

23 agosto

Salvini, libri gratis fino alle superiori. “Estendere alle medie e alle superiori” la previsione “che i libri di testo siano gratuiti o detraibili” comporterebbe “poca spesa e molta resa” (Matteo Salvini al meeting di Cl, ansa). Qualunquemente aggiungo che non ci saranno più bollette del gas e aboliremo anche quelle della luce, daremo mille euro a persona e imbianchiamo anche la casa di tutti, gratis! Torneranno anche i pesce spada sulla costa, porteremo navi cariche di pilu, sommamente, fortissimamente pilu.

24 agosto

Sono convinto che il prossimo governo, di qualunque colore sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili: l’Italia ce la farà anche questa volta” (Mario Draghi al Meeting di Cl). L’indomani Rino Formica su Domani ha scritto: Draghi si è offerto a Meloni come nuovo “lord protettore”. Alle destre ha detto “otterrete la maggioranza ma non illudetevi che questa sia una condizione di stabilità politica, anche voi dovrete fare i conti con l’agenda Draghi”.

La legge più avanzata per la famiglia è quella dell’Ungheria: là ci sono tantissimi aiuti, congedi parentali estesi anche ai nonni, tra i più avanzati d’Europa” (Matteo Salvini a Radio 24). Come l’esenzione a vita dalla tassa sui redditi per tutte le donne che partoriscano e si prendano cura di almeno 4 figli. Per non parlare della situazione dei diritti umani. “Le autorità ungheresi hanno attaccato l’indipendenza del potere giudiziario, rifiutato di ratificare un trattato per la protezione delle donne dalla violenza, adottato leggi omotransfobiche, calpestato i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo e soppresso la libertà di espressione e di associazione”: lo dice Eva Geddie, direttrice dell’Ufficio di Amnesty International presso le Istituzioni europee.

25 agosto

Siamo in emergenza nazionale. Le forze politiche sospendano la campagna elettorale e si dichiarino pronte a supportare il piano del governo, rigassificatore incluso, e un eventuale scostamento di bilancio” (Carlo Calenda, twitter). “Sul caro energia al governo diciamo che siamo pronti a sostenere le soluzioni che il governo proporrà. Siamo pronti a farlo da subito sia a livello nazionale che a livello europeo. Non si può lasciar passare tempo, ne va di mezzo la resistenza delle imprese” (Enrico Letta, apertura della campagna elettorale in Veneto). “Prima bisogna trovare le risorse. Un provvedimento, nero su bianco, non c’è ancora. Non ci saranno misure imminenti”. Mario Draghi e Palazzo Chigi frenano su un possibile intervento contro il caro bollette, viene reso noto da fonti di governo.

Quando anche noi nel nostro piccolo avevamo sottolineato che le conseguenze della guerra non sarebbero state uguali per tutti (oggi il gas in Europa costa 8 volte quello che costa negli Usa) e che la corsa al riarmo dell’Occidente volta a ingrossare l’industria bellica con relative lobby non c’entravano nulla con il supporto alla resistenza ucraina, il governo dei Migliori latitava. Intervenendo tardi sul caro bollette, tardi e male sugli extraprofitti che non sono stati incassati, non prendendo mai in considerazione misure straordinarie per un problema straordinario. Ed uscendo sconfitto anche dalla partita sul tetto al prezzo in Europa. La Francia, per esempio, ha fissato al massimo del 4% l’aumento delle bollette di luce e gas mettendoci quello che serve per compensare, con una misura nazionale che sarà in vigore fino al dicembre del 2022. Ora se ne accorgono tutti, ma sull’agenda Draghi non c’era scritto niente?

Grazie al grande lavoro svolto da me nel Ppe e da Antonio Tajani l’Italia ha potuto beneficiare delle risorse del Pnrr” (Silvio Berlusconi, presentazione dei candidati del Lazio). Ma dai, c’era lui al governo nel 2020?

Noi siamo un partito a chilometro zero e voglio fare una cosa che non fa nessuno: nessun leader politico risponde al telefono, io rispondo direttamente e questo è il mio numero: 335… Chiunque in Campania, in Italia, ovunque può chiamarmi e io rispondo. Nessun leader in Italia dà il suo numero di telefono, io do il mio numero personale” (Clemente Mastella, twitter). Chiama ora, non te ne pentirai.

26 agosto

Con pancetta o con guanciale?”, “#GuancialeTuttaLaVita”: il tweet di Enrico Letta scuote la campagna elettorale. Calenda: “Siamo tutti felici che ti stia divertendo” (Repubblica Roma). Status da quinta elementare.

Se vincesse il centrodestra e ci fosse l’affermazione di Fdi non ho ragione di credere che Mattarella possa assumere una scelta diversa” rispetto alla mia indicazione (Giorgia Meloni, kermesse di Affari Italiani). Lei è Giorgia, madre, donna, cristiana e anche presidente al Quirinale.

Sono convinto e, se ci date fiducia, farò di tutto per reintrodurre un annetto di servizio militare per i nostri ragazzi e per le nostre ragazze, potrebbe essere molto utile” (Matteo Salvini, comizio nel salernitano). Diamogli fiducia, facciamo in modo che dopo le elezioni si trovi un lavoro vero.

Perché i giovani dovrebbero votarla? “Intanto, devono ricordare che cosa abbiamo fatto noi per loro. Perché siamo stati noi, dopo 70 anni, ad abolire il servizio militare obbligatorio che gli ha regalato un anno di libertà per lavorare o per studiare” (Silvio Berlusconi, con i cronisti a Monza). Per il manicomio in fondo a destra.

Blob elettorale: prima puntata / seconda puntata / terza puntata

(immagine di Edoardo Baraldi)



Ti è piaciuto questo articolo?

Per continuare a offrirti contenuti di qualità MicroMega ha bisogno del tuo sostegno: DONA ORA.

Altri articoli di Mario Barbati

 Sono passati nove mesi dall’inizio della guerra in Ucraina e non si vede una strategia politica per uscirne.

Metà dei ministri del nuovo esecutivo era nel Berlusconi IV. A oltre dieci anni di distanza, il ritorno di Calderoli, Santanché, e co..

Tracolla la Lega di Salvini ma è il Pd il grande sconfitto. E un M5S rivitalizzato trova forse la sua fisionomia politica.

Altri articoli di Politica

A 100 anni dalla nascita di Rossana Rossanda condividiamo in suo ricordo un dialogo con Marco D'Eramo uscito sul vol. 2/2017 di MicroMega.

Il testo integrale del discorso che lo scrittore Antonio Scurati avrebbe dovuto leggere in prima serata da “Che Sarà” su Raitre, in vista del 25 aprile.

Il caso Scurati conferma l’irrefrenabile pulsione di Meloni a voler tappare la bocca di ogni voce scomoda.