Il capitalismo italiano e l’euro

Il capitalismo italiano aveva davvero bisogno dell’euro? Il video del dibattito fra Lucio Baccaro, direttore dell’Istituto per la ricerca sociale Max Planck di Colonia, e Luigi Zingales, economista presso la University of Chicago Booth School of Business.

Lucio Baccaro / Luigi Zingales

In un saggio pubblicato sul numero 5/2021 di MicroMega, Lucio Baccaro e Massimo d’Antoni sostengono che la scelta dell’Italia di entrare nell’euro non fu oggetto di grandi discussioni, ma venne dai più (anche a sinistra) considerata un passo necessario per far maturare il capitalismo italiano affetto da tare antiche. Eppure secondo i due autori già con i parametri di allora si poteva prevedere che la perdita della leva monetaria avrebbe necessariamente condotto a politiche di austerità. Di quello snodo cruciale della storia italiana ed europea e delle conseguenze che quella scelta ha avuto, e continuerà ad avere, per il nostro Paese e per l’Europa Lucio Baccaro, direttore dell’Istituto per la ricerca sociale Max Planck di Colonia, discute con Luigi Zingales, economista presso la University of Chicago Booth School of Business.



Ti è piaciuto questo articolo?

Per continuare a offrirti contenuti di qualità MicroMega ha bisogno del tuo sostegno: DONA ORA.

Altri articoli di Economia

Nel nuovo Documento di economia e finanza il governo non ha presentato la sua politica economica.

Durante la pandemia da Covid-19 i profitti dei colossi del commercio marittimo sono cresciuti a livelli esorbitanti.

"Dove la luce" (La Nave di Teseo, 2024), di Carmen Pellegrino: un dialogo ipotetico con Federico Caffè a ridosso di due epoche.