Le polemiche sulla scuola che chiude per il Ramadan non hanno nulla a che fare con la laicità e molto con rivendicazioni identitarie.
Al Festival del cinema di Berlino diversi artisti, fra cui un regista ebreo israeliano, sono stati accusati di antisemitismo.
Mentre a Gaza Israele provoca una seconda nakba, in Italia si continua ad alimentare la confusione fra critiche a Israele e antisemitismo.
A Gerusalemme una conferenza della destra estremista per chiedere la rioccupazione della Striscia di Gaza e l’espulsione dei palestinesi.
Un milione e mezzo di tedeschi ha inondato le strade di diverse città per esprimere un chiaro segnale contro l’avanzata dell’estrema destra.
Coloro che hanno a cuore la sicurezza degli israeliani dovrebbero essere i primi sostenitori di un cessate il fuoco immediato.
La scelta di Netanyahu è chiara: non solo distruggere Hamas, ma scacciare i palestinesi dalla Striscia, rendendo lì la vita impossibile.
In molti alla richiesta di prendere le distanze da Hamas reagiscono con un riflesso di rigetto. Eppure la richiesta è più che legittima.
È soprattutto ai primi segnali di una relazione violenta che dobbiamo prestare attenzione. E interromperla subito.