Francia in sciopero, oltre un milione di manifestanti in piazza contro la riforma delle pensioni

Grande mobilitazione in tutto il paese. Raffinerie bloccate, scuole serrate, blackout energetici, trasporti in tilt, trasmissioni televisive interrotte. Scontri a Parigi tra polizia e manifestanti nei pressi della Bastiglia, arrestate 38 persone.Gli otto principali sindacati francesi hanno ricondotto lo sciopero il 31 gennaio.

Marco Cesario

(Parigi). La mobilitazione è stata quella delle grandissime occasioni ed ha ampiamente superato le aspettative. Oltre 200 manifestazioni in tutta la Francia, il ministero dell’Interno ha contato 1,12 milioni di manifestanti in tutto il paese, laddove Philippe Martinez, segretario generale della CGT, ha parlato di “più di due milioni” di persone scese in piazza. Dopo l’appello degli otto principali sindacati francesi (CFDT, CGT, FO, CFE-CGC, CFTC, Unsa, Solidaires, FSU) contro la riforma delle pensioni e l’estensione dell’età pensionabile da 62 a 64 anni, i francesi sono scesi in piazza in massa bloccando letteralmente il paese: dagli uffici alle scuole, dalle raffinerie ai trasporti e persino l’energia delle case con tagli locali alla corrente ed interruzioni di trasmissioni televisive per lo sciopero di diversi gruppi media per far passare il messaggio al governo. Paese in tilt e mobilitazione superiore a quello del 5 dicembre 2019: all’inizio della protesta contro il precedente progetto di riforma delle pensioni, la prefettura aveva contato 806.000 manifestanti in Francia.

Nel settore dell’istruzione, il sindacato FSU ha contato il 70% degli insegnanti in sciopero nelle scuole superiori e il 65% nelle scuole medie. Secondo il ministero, la mobilitazione è stata del 42% nelle scuole elementari e del 34% nelle scuole medie. Alcune decine di scuole sono state fisicamente bloccate dai manifestanti in mattinata soprattutto a Parigi, Rennes, Tours e Tolosa. Per quanto riguarda le raffinerie, il movimento ha avuto un seguito altissimo (tra il 70 ed il 100%) dei dipendenti di TotalEnergies. Rifornimenti di carburante bloccati ma stamattina il lavoro è ripreso. La direzione di EDF ha dichiarato che a mezzogiorno era in sciopero il 44,5% della sua forza lavoro totale.

Interruzioni volontarie e limitate di corrente sono state registrate in Francia dal gestore della rete di distribuzione elettrica Enedis a Massy (Essonne) e Chaumont (Haute-Marne). La CGT Énergie ha rivendicato la responsabilità di questi blackout locali. Claude Martin, segretario federale della FNME-CGT, ha parlato di un “blackout molto limitato, meno di due ore”, che ha colpito soprattutto le imprese: “Era solo per mandare un messaggio che avevamo le mani sulla rete”, ha concluso.

Lo sciopero è stato molto seguito nel settore dei trasporti, con quasi nessun treno regionale, pochi TGV, una metropolitana lenta a Parigi e una periferia molto poco servita. “La giornata di mobilitazione è stata estremamente forte per tutti i collegi”, ha stimato Laurent Brun, segretario generale della CGT-Cheminots. Il traffico regionale è stato quasi interrotto con 1 treno su 10 in media. Secondo fonti sindacali, il tasso di sciopero alla SNCF è stato del 46,3%, compreso il 77,4% dei macchinisti di treni passeggeri.

Anche nel servizio pubblico statale la mobilitazione è stata forte: lo sciopero contro il disegno di legge sulla riforma delle pensioni è stato seguito dal 29,5% del personale del servizio pubblico statale, che conta 2,5 milioni di dipendenti, secondo il ministero. Nel servizio civile locale (quasi due milioni di lavoratori), il tasso di sciopero è stato del 14,4% e nel servizio civile ospedaliero (1,2 milioni di lavoratori) ha raggiunto il 19,6%. Diversi programmi di emittenti televisive e radiofoniche pubbliche sono stati interrotti a causa degli scioperi indetti da France Télévisions, Radio France e France Médias Monde (France 24 e RFI). Persino le poste sono state bloccate con la direzione che ha segnalato il 14,64% di scioperanti.

Il presidente Macron, in viaggio da Barcellona, ha promesso che il governo porterà ugualmente avanti la riforma delle pensioni “con rispetto, spirito di dialogo, ma determinazione e spirito di responsabilità”. La riforma delle pensioni è stata “presentata democraticamente, convalidata” ed è “soprattutto equa e responsabile”, ha dichiarato il capo di Stato. Il primo ministro Elisabeth Borne ha accolto con favore le “buone condizioni” in cui si sono svolte le manifestazioni, promettendo di continuare a “discutere e convincere”. Ciò non ha impedito il verificarsi di violenti scontri a Parigi, nei pressi di Bastiglia, con lancio di lacrimogeni e cariche della polizia. Bilancio: 38 arresti.  “Saluto l’impegno delle forze dell’ordine, così come dei sindacati, che hanno permesso lo svolgimento delle manifestazioni in buone condizioni”, ha dichiarato il capo del governo su Twitter.

Questo primo giorno è stato un banco di prova sia per l’esecutivo che per i sindacati. Gli otto principali sindacati francesi (CFDT, CGT, FO, CFE-CGC, CFTC, Unsa, Solidaires, FSU) hanno concordato che lo sciopero generale sarà ricondotto il 31 gennaio. Il governo teme che il protrarsi di scioperi trasversali, blocchi alle raffinerie ed interruzioni volontarie di energia possa minare il consenso all’interno del governo e mettere in serio pericolo la riforma fortemente voluta dall’esecutivo.

Foto Facebook | Roberta Antonelli

 



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