Un mese di guerra in dieci parole: podcast di Valerio Nicolosi

Assedio. Sabotatori. Evacuazione. Corridoi umanitari. No Fly Zone. Sanzioni. Resistenza. De-nazificazione. Disertori. Esodo.

Valerio Nicolosi

Attraverso dieci parole, Valerio Nicolosi racconta un mese di guerra in Ucraina.
Assedio: una parola che ci riporta indietro nel tempo, alle guerre medievali o alla seconda guerra mondiale.
Sabotatori: sono figure a metà tra il mitologia e la realtà. Spesso evocati, qualche volta arrestati o uccisi, raramente efficaci, almeno in questa guerra.
Evacuazione e corridoi umanitari: termini entrati nel linguaggio comune, con riferimento al tentativo di far uscire i civili dalle zone sotto assedio.
No Fly Zone: a lungo chiesta da Zelensky, la no fly zone è una zona interdetta al volo, soprattutto per gli aerei russi.
Sanzioni: per gli appassionati di politica e di steri non sono una novità: Russia, Iran, Cina.
Resistenza: di popolo, quella delle molotov in strada e dei fucili distribuiti ai civili, chi si è arruolato, chi riempie i sacchi di sabbia sulla spiaggia di Odessa.
De-nazificazione: chi conosce l’Ucraina ha pensato subito al battaglione Azov, a Pravy sector e ai gruppi che elettoralmente valgono poco ma che hanno molto seguito.
Disertori: li abbiamo raccontati nel nostro podcast, sono gli uomini che provano a lasciare il paese illegalmente, vestendosi da donna o nascondendosi dentro le scatole dei giocattoli dei figli.
Esodo: non è stata utilizzata molto, però lo abbiamo fatto noi raccontandovi l’enorme flusso di persone, così grande e veloce che non ha precedenti nel mondo.
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Fuga dall’Ucraina. Un podcast di Valerio Nicolosi



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