La nostra sporca dozzina

Fascismo, neoliberismo, reddito, femminismo, Chiesa, scienza, migrazioni… La redazione di MicroMega mette in fila i 12 libri che l’hanno accompagnata nel lavoro di quest’anno. E di cui consiglia caldamente la lettura.

Redazione

È gradita la camicia nera di Paolo Berizzi (Rizzoli)
Che Verona fosse una città di destra, laboratorio del neofascismo che guarda alla Lega (prima) e a Fratelli d’Italia (poi) è cosa abbastanza nota. Ma come si è arrivati a questo punto? Chi sono stati gli artefici di questa operazione di “entrismo” nei partiti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni? Come hanno fatto ex skinhead, organizzatori di festival nazirock, capi ultrà che allo stato inneggiano a Hitler ed estremisti cattolici a entrare in Consiglio comunale dalla porta principale: candidandosi e venendo eletti nelle liste del sindaco?
Paolo Berizzi (qui una lunga intervista all’autore), giornalista di Repubblica che vive sotto scorta, unico in Europa, per le minacce provenienti proprio dai gruppi della destra estrema ed eversiva italiana, ha dedicato il suo ultimo libro proprio a Verona, la città laboratorio dell’estrema destra.
Ed è grazie a questo libro, per esempio, che si capisce perché tutt’altro che casuale fu la scelta di Verona come location per il Congresso nazionale delle famiglie che, nella primavera del 2019, riunì il movimento antiabortista, antifemminista e anti-LGBTQI tanto caro al senatore Simone Pillon. E che tanto Matteo Salvini, allora vicepremier e ministro dell’Interno, quanto Giorgia Meloni furono in qualche modo “costretti” a salire su quel palco. Obiettivo: contendersi voti fondamentali per guidare il centrodestra italiano.

Noi però gli abbiamo fatto le strade di Francesco Filippi (Bollati Boringhieri)
Italiani brava gente? Non proprio. Possiamo definire il colonialismo italiano “una storia che non amiamo ricordare”: in fondo quando si parla di eredità coloniale dell’Europa si punta il dito sull’imperialismo della Gran Bretagna o su quello della Francia, ma si dimentica volentieri di citare il nostro, benché il colonialismo italiano sia stato probabilmente il fenomeno più di lunga durata della nostra storia nazionale.
Francesco Filippi chiude la sua trilogia, iniziata con Mussolini ha fatto anche cose buone e proseguita con Ma perché siamo ancora fascisti?, con Noi però gli abbiamo fatto le strade – Le colonie italiane tra bugie, razzismi e amnesie.
Un libro semplice, ed è ovviamente un complimento, che riesce a rispondere alla non facile domanda del “perché tanto silenzio sul colonialismo italiano?”.
Le risposte possono essere molteplici e ogni lettore, in questo volume, troverà la propria spiegazione. La mia, anche grazie alla lunga discussione che ho avuto la fortuna di fare con l’autore del libro, ha la sua base nella scuola. No, non sto dicendo che sia colpa della scuola come istituzione, vorrei evitare di salire anche io su quel carro fin troppo pieno. Le responsabilità sono della società e si palesano nella scuola. Le responsabilità sono della politica, responsabilità lunghe quasi un secolo, dei media, e di alcuni giornalisti in particolare, e consistono nell’esserci accontentati di dimenticare, strada molto più comoda, per evitare di fare i conti con la nostra coscienza nazionale, prima ancora che con la storia.

Reddito di base – Liberare il XXI secolo di Andrea Fumagalli, Sandro Gobetti, Cristina Morini, Rachele Serino (Momo Edizioni)
Da utopia impossibile a proposta concreta. Il dibattito intorno al reddito di base ha visto un’accelerata importante negli ultimi anni anche in Italia. E così, oggi, il punto non è il “se…” ma il “come…”. E il libro di Fumagalli, Gobetti, Morini e Serino spiega in maniera impeccabile, attenta, documentata, come sia arrivato il momento di un vero passo avanti che ci lasci alle spalle (anche) il Reddito di Cittadinanza per andare verso un reddito di base incondizionato. La domanda al centro di questo libro non è capire “quale mondo ci attende?” ma “in quale mondo vorremmo vivere?”. E la proposta – concreta – di un reddito di base, un “diritto economico destinato a tutti gli esseri umani in maniera incondizionata”, risponde proprio a questo interrogativo fondamentale.
“Come”? Gli autori ci portano in giro per il mondo alla scoperta delle sperimentazioni e dei progetti pilota in corso che dimostrano, primo obiettivo raggiunto in questi anni, come il reddito di base sia ormai “emerso dalla melma del già conosciuto, della scontata normalità, dell’esterno presente.
Da questo libro emerge come il reddito di base non sia soltanto un modo per redistribuire ricchezza, mettere mano in maniera concreta alla questione delle disuguaglianze e via dicendo. È molto di più. Pretendere – oggi – il reddito di base significa ammettere un salto culturale per uscire dalle secche del presente. “Consente di scatenare le catene degli obblighi del capitalismo. Ci autorizza a farlo e con ciò ci autorizza a ritornare ad avere il desiderio di progettare il domani”.

In fondo al desiderio. Dieci storie di procreazione assistita di Maddalena Vianello (Fandango)
Di fertilità nel nostro Paese si parla poco. E male. Basti pensare ai due momenti che negli ultimi 20 anni hanno scandito il dibattito in materia: l’approvazione nel 2004 della Legge 40 che regolamenta la pma e il referendum dell’anno successivo (con tutto il dispiegamento di forze della Chiesa e in particolare del cardinal Camillo Ruini) e la campagna del Fertility Day lanciata nel 2016 dal Ministero della Salute, costruita talmente male da suscitare un tale vespaio di polemiche che la cosa finì, non ebbe alcun seguito.
Ne parla invece con cognizione di causa il libro In fondo al desiderio. Dieci storie di procreazione assistita in cui Maddalena Vianello ha raccolto le storie di dieci donne che partendo da situazioni diverse e approdando a presenti altrettanto diversi, hanno attraversato esperienze di procreazione medicalmente assistita.
Un libro (di cui abbiamo parlato qui) che non è un’ode alla maternità ma l’avvio di una riflessione condivisa. E quanto mai necessaria in un Paese in cui l’infertilità è un fenomeno in crescita che riguarda circa il 15-20% delle coppie.

La città femminista di Leslie Kern (Treccani)
In una narrazione che intreccia racconto autobiografico, riferimenti accademici ed elementi della cultura popolare come film e serie-tv, la geografa canadese Leslie Kern ci mostra la differente esperienza che della città e degli spazi pubblici fanno uomini e donne (e disabili, anziani, persone lgbtq eccetera), ci illumina su quali conseguenze l’educazione a passare inosservate e a non occupare spazio abbia sulla vita delle donne e ci spiega perché è importante che le nostre città diventino sempre più “femministe”. «Non voglio che una super-pianificatrice femminista demolisca tutto e ricominci da zero. Ma se iniziamo a capire che la città è impostata per sostenere un particolare modo di organizzare la società possiamo iniziare a cercare nuove possibilità. Ci sono piccole città femministe che spuntano ovunque nei quartieri, se solo riuscissimo a riconoscerle e nutrirle. La città femminista è un esperimento continuo per vivere in modo diverso, migliore e più giusto in un mondo urbano».
Per approfondire si veda la recensione che ne abbiamo fatto qui.

Dominio di Marco d’Eramo (Feltrinelli)
Nel 2021 è caduto il 50° anniversario di quello che la storiografia ufficiale ricorda come l’inizio della grande controffensiva conservatrice, sul finire dei Trenta gloriosi. Era il 23 agosto 1971 e Lewis F. Powell Jr. scriveva un memorandum confidenziale alla Camera di commercio degli Stati Uniti, intitolato “Attacco al sistema americano di libera impresa”. In esso Powell esortava gli imprenditori americani (secondo l’autore, dimenticati in termini di influenza politica) ad attrezzarsi per una guerra di guerriglia al fine di riconquistare l’egemonia ideologica.
Nel libro Dominio, Marco d’Eramo parte da quel memorandum per ricostruire la storia di questa controffensiva che, purtroppo, a oggi ha vinto: negli ultimi cinquant’anni si è infatti compiuta una gigantesca rivoluzione dei ricchi contro i poveri, dei governanti contri i governati. Una rivolta dall’alto verso il basso che ha investito tutti i terreni.

La casta dei casti. I preti, il sesso e l’amore di Marco Marzano (Bompiani)
Gli scandali di pedofilia all’interno della Chiesa cattolica non rappresentano singoli episodi di deviazione ma sono il frutto della cultura della quale i preti vengono imbevuti nei lunghi anni che trascorrono nei seminari. In questo libro il sociologo Marco Marzano, profondo conoscitore della Chiesa cattolica, grazie a decine di testimonianze di preti, ex preti, seminaristi, formatori, cerca di penetrare quello che accade in questi luoghi. La tesi centrale del libro è che la cultura nella quale i sacerdoti sono formati costituisca il perfetto brodo di coltura per abusi e scandali sessuali, che dunque non sono affatto episodi isolati ma il frutto di un sistema. Al centro della quale c’è, grande come un elefante che tutti sanno esserci ma che tutti fanno finta di non vedere, il sesso.
Nell’intervista che abbiamo pubblicato l’autore spiega perché il celibato dei preti rappresenta secondo lui il “peccato originale” da cui poi derivano anche gli scandali a sfondo sessuale e pedofilo e racconta anche le difficoltà di indagare in un ambiente in cui l’omertà è uno dei valori fondamentali.

Biancaneve nel Novecento di Marilù Oliva (Solferino libri)
Ripercorrere la storia del Novecento attraverso la storia di due donne che lo attraversano. Due storie che si srotolano parallelamente, senza avere apparentemente nulla in comune, e che tuttavia si richiamano di continuo, in un intreccio fra storia individuale e Storia collettiva che è il vero protagonista del romanzo di Marilù Oliva.
Un libro che, con una scrittura avvincente e coinvolgente, fa luce su un pezzo di storia del nazismo poco nota. Dei campi di sterminio si sa ormai molto, ma in pochi sanno che in diversi campi c’erano dei bordelli per i quali venivano reclutate alcune prigioniere, con la promessa di una successiva liberazione, che naturalmente non avveniva mai. Nei bordelli le ragazze vivevano in una situazione migliore che nel resto del campo, avevano di che mangiare, un materasso per dormire e potevano lavarsi. Ma il prezzo da pagare per questi piccoli privilegi era di essere alla completa mercé degli ufficiali nazisti e degli altri prigionieri, ai quali era concesso di tanto in tanto come “premio” un accesso al bordello. Qui l’intervista all’autrice.

Serendipità. La scienza dell’inatteso di Telmo Pievani (Raffaello Cortina)
Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt’altro? Nella scienza accade molto spesso: gli scienziati pongono una domanda alla natura, elaborano un esperimento per verificare la loro ipotesi e scoprono qualcos’altro. Questo fenomeno si chiama serendipità e, come ci spiega Telmo Pievani in questo libro, non ha molto a che vedere con un banale “colpo di fortuna”. Il caso qui, infatti, gioca sì un ruolo, ma marginale. Quegli elementi inattesi che all’improvviso squarciano un mondo nuovo sarebbero destinati infatti a rimanere nel mare dell’ignoto (e chissà quanti in effetti lo sono rimasti) se lo scienziato non avesse l’intuito, la preparazione, l’esperienza e la curiosità di coglierli. È da questo affascinante mix di casualità e competenza che nascono spesso le più incredibili scoperte.
Di serendipità, di ricerca e di futuro hanno parlato Telmo Pievani e Guido Tonelli in questo dialogo.

I bugiardi del clima. Potere, politica, psicologia di chi nega la crisi del secolo di Stella Levantesi (Laterza)
“La prima grande bugia che si può raccontare sull’emergenza climatica è che non è colpa dell’essere umano. La seconda è che tutti gli esseri umani ne sono responsabili in egual misura”. Inizia così la seconda di copertina di questo libro nel quale l’autrice ripercorre le campagne che le grandi imprese petrolifere hanno messo in piedi negli ultimi decenni, negando il negazionismo climatico o spostando l’attenzione sullo stile di vita delle persone. Un libro per capire come siamo arrivati al punto di non ritorno che stiamo vivendo su questo tema, nonostante il cambiamento climatico fosse noto da tempo alla scienza.
Abbiamo raccontato I bugiardi del clima in questa intervista con l’autrice.

Daeş. Viaggio nella banalità del male di Sara Montinaro (Meltemi)
Lo stato islamico è stato davvero sconfitto? L’Europa può sentirsi più tranquilla?
A queste domande Sara Montinaro risponde con un lungo viaggio dentro quello che abbiamo conosciuto come ISIS e che non è stato sconfitto, ha solo cambiato forma.
Campi profughi siriani con migliaia di famiglie ancora fedeli allo Stato Islamico, un’organizzazione più fluida e finanziamenti che arrivano dal traffico di droga dal Sahel, stanno permettendo ai jihadisti di riorganizzarsi.
Trovate l’intervista a questo link.

Conversazioni in alto mare di Riccardo Gatti e Marco Aime (Eleuthera)
Negli ultimi anni i soccorritori delle OGN che operano nel Mediterraneo Centrale sono stati definiti o eroi o scafisti, senza una via di mezzo. In questo libro Riccardo Gatti, comandante e capo missione, fa emergere una persone semplice che ha fatto del suo lavoro una scelta politica in contrapposizione a quelle dei governi europei che in questi anni hanno esternalizzato sempre più le frontiere, arrivando autocrati come Erdogan o bande armate come quelle libiche, pur di non far partire i migranti verso la Grecia o l’Italia.
Il ritratto di un antieroe che meglio di molti altri conosce quello che avviene nel Mediterraneo Centrale da quasi 10 anni, lo abbiamo raccontato su MicroMega in questa intervista.



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