Luci e ombre nei programmi dei partiti

Servizi, lavoro, ambiente, povertà: il Forum DD mette a disposizione dei cittadini uno strumento per confrontare e valutare i programmi dei vari partiti su alcuni temi cruciali.

Forum Disuguaglianze Diversità

In vista dell’appuntamento elettorale del 25 settembre, il Forum Disuguaglianze e Diversità, partendo dal lavoro di ricerca, proposta e azione contro le disuguaglianze che svolge da oltre quattro anni, offre a cittadini e cittadine uno strumento per mettere a confronto e valutare meglio programmi e candidature.

Il documento “Che fare il 25 settembre?” rende confrontabili i programmi delle sei diverse coalizioni che chiedono il voto (Unione Popolare; Alleanza Verdi e Sinistra Italiana; Italia Democratica e Progressista; Movimento 5 Stelle; Azione e Italia Viva; Destra per l’Italia) sui sette ambiti di lavoro del ForumDD: conoscenza per tutti; servizi a misura dei luoghi; un lavoro con più tutela e potere; potere e libertà alle/ai giovani; una trasformazione ecologica giusta; una scossa alla macchina pubblica; contro la povertà. In molti casi le proposte sono valutate in termini del presumibile impatto sulla giustizia sociale e ambientale che va dal verde, quando il giudizio è positivo, al rosso, quando è negativo; e, in mezzo, un verde chiaro quando l’obiettivo appare giusto ma non sono indicati o non sono chiari gli strumenti per raggiungerlo; e, ancora, un arancione, quando la proposta sembra rivelare (almeno in parte) intenzioni condivisibili ma la sua articolazione è insoddisfacente o ambigua. In bianco rimangono invece le proposte su cui il lavoro del ForumDD non è a uno stadio di maturazione tale da consentire la valutazione.

“Il contrasto tra le disuguaglianze che le persone vivono, la preoccupazione per il presente e per il futuro loro e di figli e figlie, la difficoltà di trovare un lavoro, e che questo lavoro sia dignitoso, e le parole della campagna elettorale fa impressione. A tutti noi. E però caparbiamente dobbiamo leggere gli impegni dei programmi ed esplorare la qualità di candidate e candidati”, commentano Fabrizio Barca e Andrea Morniroli, co-coordinatori del ForumDD.

Nel documento è resa evidente la mancanza quasi totale di attenzione per il tema dell’accesso alla conoscenza; la disattenzione al dialogo sociale e alla partecipazione di cittadini e cittadine al disegno e attuazione delle politiche pubbliche; l’assenza di riferimenti circa il reclutamento, l’accompagnamento e la formazione dei nuovi funzionari pubblici; la sostanziale assenza della connessione fra obiettivi di giustizia ambientale e obiettivi di giustizia sociale; la mancanza di capacità di riconoscere la povertà educativa come fenomeno che, interessando quasi uno studente su quattro, andrebbe considerato una priorità del Paese.

Il futuro Parlamento potrebbe comunque trovare delle convergenze su proposte che tornano in più programmi: un rilancio dell’edilizia popolare pubblica che il ForumDD ha messo al centro delle sue proposte sulle politiche abitative, l’istituzione legale di minimi retributivi e il contrasto al lavoro irregolare. Su questi ultimi due punti il ForumDD, già nel 2019, aveva avanzato una proposta che istituisse il salario minimo prevedendo al tempo stesso l’estensione dei contratti erga omnes e l’aumento di controlli e ispezioni per contrastare le irregolarità.

Le ultime tre tabelle del documento propongono un confronto dei programmi su altri temi – fisco, politiche di genere e diritti civili, politiche migratorie – rilevanti per la giustizia sociale e ambientale ma non oggetto di lavoro del ForumDD e su cui quindi non vengono espresse valutazioni.

(credit foto ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)



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