Sul manifesto dell’ANPI per l’8 marzo: replica all’articolo di Cinzia Sciuto

La replica della Responsabile del Coordinamento donne ANPI Tamara Ferretti all'articolo della condirettrice di MicroMega Cinzia Sciuto sul manifesto dell'ANPI per l'8 marzo.

Tamara Ferretti

A proposito del manifesto dell’ANPI per l’8 marzo
Gentile Direttore,
mi è stato segnalato l’articolo di Cinzia Sciuto “Il corto circuito relativista che fa sparire la lotta delle donne”, apparso il 9 marzo sulla Rivista da Lei diretta. Poiché considero fondamentale il confronto e la critica, svolgo di seguito alcune considerazioni sulle poche e francamente incomprensibili righe rivolte dall’Autrice al manifesto suggerendo comunque che quando non arrivano “le parole per commentare”, bisognerebbe avvalersi di normali pause di riflessione.

De gustibus non disputandum est, ma le occasioni per riflettere sono più che utili facendo però attenzione a centrare il tema e i temi. E francamente, che cosa c’entri il relativismo che fa sparire la lotta delle donne con il nostro manifesto e con l’articolo che lo accompagna dà sì l’idea di un corto circuito in cui è inciampata l’Autrice nell’assemblamento di espressioni che al termine della lettura mi hanno suscitato una fragorosa risata.
Ma le parole sono pietre: “ si rimane di sasso”, “sbigottimento iniziale”, “stridono con il suo contenuto”, “sottigliezze salottiere”. Nicht er glauben! Da non crederci! Pur di attaccare l’ANPI, esercizio didattico reiterato nello stile della Rivista, l’Autrice si arrampica nel dichiarare una improbabile contraddizione tra quello che ho scritto per www.patriaindipendente.it e l’immagine di un manifesto del Coordinamento donne nazionale dell’ANPI, realizzato da una giovane e apprezzata fumettista come Mabel Morri, che parte dalla rappresentazione della condizione di tante donne che vivono in paesi dove è negata loro dignità ed esistenza e a cui, con il manifesto e il mio articolo, abbiamo voluto esprimere la nostra vicinanza e solidarietà anche in un giorno simbolico per l’emancipazione e la liberazione delle donne del mondo come l’8 Marzo.
Vicinanza e solidarietà che, posso assicurare Lei e l’Autrice, per quanto ci riguarda, sentiamo come dovere morale e ispirano il nostro impegno antifascista quotidiano e concreto.
Lo snobismo dell’autoreferenzialità al pari del conformismo del “bastian contrario” fanno brutti scherzi, tanto più se prendono il sopravvento e soprattutto nella presunzione di immaginare risposte altrui, quando, come ebbe modo di scrivere Immanuel Kant, “la coerenza è l’obbligo principale di un filosofo”, ma, a quanto pare,  “è quello a cui ci si
attiene più di rado.”

Tamara Ferretti
Responsabile del Coordinamento donne ANPI
Componente della Segreteria nazionale ANPI
Prendo atto che questa replica di Teresa Ferretti non fornisce un solo argomento in risposta alla critica espressa nello stesso: ossia il fatto che per mostrare solidarietà alle lotte delle donne si raffigurino, senza nessuna forma di contestualizzazione, quegli stessi elementi che per le donne nel mondo – e in particolare modo oggi in Iran – rappresentano strumenti del potere, contro i quali si ribellano. Peccato, un’occasione mancata.
Cinzia Sciuto
Condirettrice di MicroMega



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