È morto il Comandante Mario Fiorentini, il partigiano più decorato d’Italia

L'uomo che guidò il Gruppo di Azione Patriottica "Antonio Gramsci", diventato poi matematico di levatura internazionale, si è spento all'età di 103 anni. Lo ricordiamo riprendendo un suo contributo video - pubblicato dall'Anpi provinciale di Roma - in occasione del 25 aprile 2020.

Daniele Nalbone

“Il Comandante Partigiano Mario Fiorentini non è più tra noi”. Inizia così il comunicato con cui l’Anpi provinciale di Roma dà notizia della morte di quello che è stato il partigiano più decorato d’Italia, “il grande matematico, un grande uomo, un grande amico, un grande esempio”.

Mario Fiorentini comandò, assumendo il nome di battaglia di Giovanni, il Gruppo di Azione Patriottica “Antonio Gramsci”, operante nel centro di Roma, che durante i nove mesi di occupazione nazista della capitale sbaragliò tre battaglioni nemici in pieno centro, e in pieno giorno, mostrando al mondo la forza e la determinazione della Resistenza antifascista italiana.

“L’uomo delle quattro evasioni da quattro carceri nazifasciste”, dopo la Liberazione del nostro Paese si trasformò in scienziato autodidatta: professore nei licei della periferia romana “ha lasciato anche lì”, ricordano dall’Anpi, “tanti ricordi della sua potente e straordinaria umanità”. Ricercatore di matematica dal 1964, concentrò i suoi studi principalmente sui metodi omologici in algebra commutativa e in geometria algebrica, in stretto legame con le idee più avanzate di Alexander Grothendieck e della sua scuola. Fu così che il 1º novembre 1971 venne nominato professore ordinario di geometria superiore all’Università di Ferrara. Da quel momento si dedicò a diffondere la matematica nelle scuole.

Lo ricordiamo su MicroMega riprendendo un suo contributo video – pubblicato dall’Anpi provinciale di Roma – in occasione del 25 aprile 2020.



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