Morto Walter De Benedetto, attivista per la legalizzazione della cannabis

L’attivista aretino aveva 49 anni ed era affetto da artrite reumatoide. La promessa dell’associazione Luca Coscioni: “Andiamo avanti, anche in sua memoria”.

Valerio Nicolosi

Walter De Benedetto, attivista per la legalizzazione della cannabis a scopo lenitivo, è morto a 49 anni a causa di una malattia neurodegenerativa e altamente invalidante: l’artrite reumatoide.

Di Benedetto lo scorso anno era stato assolto dal Tribunale di Arezzo dall’accusa di coltivazione illegale di cannabis. La vicenda giudiziaria era iniziata nel 2019, quando durante un sopralluogo in casa sua i carabinieri avevano scoperto una serra dove De Benedetto coltivava la cannabis, usata poi per alleviare le sofferenze causate dall’artrite reumatoide.

Ex dipendente comunale, costretto sulla sedia a rotelle, De Benedetto portava avanti la sua battaglia chiedendo “alla politica di poter coltivare la propria canapa per lenire i dolori dell’artrite reumatoide”.

In questi anni Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, gli è stato vicino e sui social lo ricorda così: “La prima volta che sono stato a casa di Walter era perché voleva parlare del suo fine vita. Da allora, invece, ha scelto di battersi come un leone contro l’idiozia e la violenza di uno stato che l’ha portato alla sbarra perché si doveva curare con la cannabis. Ha vinto la sua battaglia processuale, non abbiamo fatto in tempo a vincere con lui in Parlamento o col referendum la battaglia politica per la legge. Andiamo avanti, anche in sua memoria. Grazie Walter”.

Proprio i referendum sulla cannabis e il fine vita respinti dalla Corte costituzionale lo scorso febbraio sono stati le battaglie centrali di Marco Cappato e dei tanti attivisti che animano l’associazione Luca Coscioni e che si battono per i diritti civili. Nel 2020 Walter De Benedetto aveva rivolto un appello al presidente Mattarella sulla sua battaglia di civiltà: “sono malato e senza terapia, per giunta ora indagato per essere stato costretto a violare la legge per non soffrire. Mi chiedo: dove sta il Parlamento?”.



Ti è piaciuto questo articolo?

Per continuare a offrirti contenuti di qualità MicroMega ha bisogno del tuo sostegno: DONA ORA.

Altri articoli di Valerio Nicolosi

Il nuovo accordo supera Dublino. Ma è una vittoria della destra che non vuole accogliere. Vediamo perché.

A poco meno di un anno di distanza dal ritorno dei talebani a Kabul, i corridoi umanitari italiani sono ancora fermi a causa della burocrazia.

Anche se il soccorso in mare è sparito dalle cronache, i migranti continuano a partire dalla Libia. E a morire.

Altri articoli di Politica

Pubblichiamo l'audizione informale alla Commissione affari costituzionali del presidente della Fondazione GIMBE Nino Cartabellotta.

Due femminicidi in pochi giorni riportano il tema della violenza contro le donne al centro del dibattito. Un fenomeno che ha forti radici culturali.

Un governo che esalta tanto il made in Italy, dovrebbe rendersi conto che la vera competitività si gioca nel campo dell’innovazione tecnologica.