Paragone resta fuori dal Consiglio comunale per lo 0,01% dei voti

Una piccola curiosità per chi è appassionato di elezioni, una grande notizia per chi non ne può più di certi personaggi.

Daniele Nalbone

Lo 0,01%. Per lo 0,01% dei voti ci siamo fortunatamente evitati la presenza di un esponente della lista di Gianluigi Paragone nel consiglio comunale di Milano. Grazie 0,01% che almeno questa ce l’hai risparmiata. E il giudizio, sia chiaro subito, non è sulla forza politica che rappresenta – Italexit – ma proprio sul Paragone politico. Dopo mesi e mesi passati a inquinare la rete cavalcando ogni notizia che solleticasse la pancia del popolo No Vax denunciando una presunta censura dei media nei confronti di chi, un giorno sì e l’altro pure, era ospite di qualche talk show politico, Paragone cade per lo 0.01% dei voti.

Certo, sappiamo che ora ci aspettano settimane di “è stato un complotto”, “ci hanno fregato il seggio”, “vogliono fermarci” (in realtà ha già iniziato la sua personale teoria del complotto su un video Facebook che volutamente non linkiamo), ma almeno questo glielo lasciamo: sarà solo altro materiale per continuare a inquinare in primis la rete e, a seguire, il dibattito pubblico in generale.

Stiamo esagerando? Chi lo pensa può tranquillamente farsi un giro sul suo sito – che, vi avvertiamo, ospita negli “articoli” qualcosa come 28/30 banner pubblicitari (secondo il rilevamento di AdBlock) – e rendersi conto del tipo di comunicazione che il “libero pensatore – libero giornalista” eletto nelle file del Movimento 5 stelle (che non smetteremo mai di ringraziare per certe candidature) sta portando avanti per cercare elettori a destra (ovviamente) e manca.

Mentre scriviamo, questi sono i titoli che appaiono in homepage sul suo sito. Ve li elenchiamo per cercare di capire, insieme a voi, cosa c’entri un tale tipo di comunicazione con una campagna elettorale per le elezioni comunali (missione ardua, lo sappiamo):

– Vaccini, nuovi rischi di trombosi inseriti nel bugiardino: la decisione dell’Ema

– Galli, il virologo onnipresente in TV, ora indagato. Le accuse.

– “Lombardia, arriva la terza dose”: l’annuncio di Bertolaso, fissata già la data.

– Israele, niente Green pass per 1 milione di persone: tensione e proteste.

– Così il Green pass blocca 80mila camion.

– Covid, lo studio che boccia Speranza e la cura col paracetamolo: “Aumenta rischio morte”.

Poi, solo dopo queste notizie, alla voce “attualità”, la sua personalissima lettura politica. Parla di “risultato incredibile” per aver ottenuto il 4,02% alle elezioni Suppletive di Roma (dove, per capirci, il Partito Comunista di Rizzo ha ottenuto il 6,62% e Luca Palamara il 6%) e di “vera novità di queste elezioni” per il 2,99% di Milano. Nessuno può togliergli questo diritto. Per fortuna, però, a noi hanno tolto il rischio di vedere Paragone – o chi per lui – entrare a Palazzo Marino. In fondo, ci basta già vederlo a Palazzo Madama. E quasi ogni giorno in tv. Ma i media, attenzione, lo stanno censurando. “E non ce lo dicono” (cit.).

 

(credit foto ANSA/MATTEO CORNER)



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