La pandemia vista dal vuoto di un museo
Intervista a Stefano Collicelli Cagol, uno dei curatori della Quadriennale d'arte 2020.
Filippo Poltronieri
Mostre ed esposizioni, rimaste aperte nelle finestre di zona gialla, hanno staccato pochissimi biglietti, potendo contare su una “clientela” esclusivamente locale. Anche eventi prestigiosi, come la Quadriennale d’arte 2020, hanno risentito delle perduranti restrizioni che ne hanno frustrato la vocazione internazionale.
Video-reportage | Tra palcoscenici vuoti e musei al buio, la voce dei lavoratori
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