Quel maestro di musica

Per Yuriy Kerpatenko ucciso a fucilate a Kherson attraverso la porta di casa. Una poesia inedita di Ennio Cavalli.

Ennio Cavalli

Allarghi le gambe nei summit
come al decollo negli spazi spilorci di un volo low cost,
lo sguardo da tamburo di latta
e da bambino deciso a far sì che gli altri non crescano.
Cosacchi pupattoli spalancano porte d’oro al Cremlino
girano lentamente la testa di 15°
la inclinano di altrettanto sul busto
per seguire l’inverosimile e vegliarlo.

Il tuo pigiama animato strapazza
uniformi intessute di gradi e fregi
i capi di lusso degli oligarchi factotum
le stole del Patriarca di tutte le Russie
con strascici di mondanità.

Intanto quel maestro di musica a Kherson,
non volendo dirigere marcette per l’esercito di occupazione,
si opponeva impaurito da dietro la porta di casa
senza aprire, se è andata come dicono,
senza sapere che la grancassa di un’esecuzione
malintesa e sommaria
ha per note proiettili che trapassano soglie domestiche
corpi indifesi, la coscienza di chi non cede
alla fusione a freddo degli hater di Stato.

Tra i libri di Ennio Cavalli, Amore manifesto (La nave di Teseo 2022) e Poesie incivili 2004-2017 (Aragno).



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