“Riscriviamo il futuro”: la campagna di Save the Children per dare voce a bambini e ragazzi

Tra gli invisibili della pandemia, costretti dietro a un pc, lontano da scuola, chiusi in casa, i più giovani hanno vissuto mesi difficili. E in tanti, a causa della crisi economica, sono precipitati – con le loro famiglie – in povertà assoluta.

Federico Brignacca e Ygnazia Cigna*

Save the Children ha lanciato la campagna Riscriviamo il futuro per chiedere educazione, opportunità e speranza ai bambini vulnerabili in Italia. Un vero e proprio appello, ancora più urgente a causa della pandemia che ha acuito la povertà materiale segnando per molti bambini e ragazzi la prospettiva di rimanere indietro, perdere motivazione, fino ad arrivare al rischio, sempre più concreto, di abbandono della scuola.

Nel 2020 i bambini in povertà assoluta in Italia sono diventati un milione e 346 mila (dati Istat), circa duecentomila in più rispetto all’anno precedente. L’emergenza Covid-19 ha, infatti, messo seriamente a rischio il diritto all’istruzione di tanti bambini che si sono trovati senza possibilità di socializzare, coltivare le proprie aspirazioni e costruire il proprio futuro. L’esperienza della didattica a distanza ha evidenziato nuove disuguaglianze sia nelle competenze digitali che nella disponibilità di mezzi tecnologici e rete internet per seguire le lezioni.

Proprio in occasione del lancio della campagna, Save the Children ha diffuso una rilevazione sulla povertà educativa digitale che mette in luce come, sempre secondo l’Istat, nel nostro Paese il 12,3 percento dei minori tra i 6 e i 17 anni, durante la pandemia, non ha avuto a disposizione né pc né tablet. Inoltre, in Italia, il 41,9 percento dei minori ha vissuto il lockdown in abitazioni sovraffollate. I bambini e i ragazzi sono stati tra gli “invisibili” di questa pandemia e ora più che mai è necessario guardare a loro, metterli a fuoco e farli uscire dall’invisibilità. Quando si parla di bambini e ragazzi spesso si usa dire che sono il futuro, dimenticandosi che il futuro si costruisce dal presente e che quindi è necessario già da ora metterli al centro del dibattito pubblico e delle scelte politiche.

Il manifesto della campagna, che Save the Children invita a sottoscrivere sul proprio sito, presenta sei richieste a governo, parlamento, regioni ed enti locali per rimettere al centro bambini e ragazzi e non perdere l’occasione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per fare un passo avanti.

“Siamo stati invisibili, sfocati agli occhi di chi ci ha guardato fino ad oggi. Abbiate il coraggio di aprirvi al nostro punto di vista, per vedere sia le nostre capacità che le nostre difficoltà e fragilità. Dal valore che darete loro, dipenderà il presente e il futuro di tutti noi. Indossate questi occhiali e guardate il futuro, guardate noi”: questo l’appello lanciato dal Movimento Giovani per Save the Children.

Il contributo del Movimento Giovani per Save the Children alla campagna

A oltre un anno dall’inizio dell’emergenza le istanze continuano a crescere. I più giovani hanno vissuto cambiamenti drastici: la socialità si è ridotta, la scuola e l’università sono diventate attività meccaniche, e gli strumenti per far fronte non tutti li hanno avuti. In particolare, la povertà digitale – durante la pandemia – ha fatto danni che hanno minato il diritto all’istruzione e alla cittadinanza attiva di bambini e ragazzi.

Negli anni Save the Children ha gettato le basi per la nascita e la crescita del Movimento Giovani, una rete di giovani attivi sul territorio locale e nazionale che supporta l’organizzazione nella promozione e nella realizzazione di attività per il cambiamento sociale attraverso tre “gambe”: SottoSopra, la componente di attivismo, UndeRadio, la parte radiofonica, e Change the Future, la sezione giornalistica. La campagna Riscriviamo il Futuro è tra le tante attività in cui il movimento è stato chiamato a collaborare attivamente nella realizzazione.

A seguito della pandemia Save the Children si è messo “a tavolino” con i giovani del Movimento per fare una riflessione su quali sono state, e su quali sono ancora, le miopie istituzionali che pesano sul presente dei giovani. Miopie che stanno scrivendo il futuro, ma che necessitano di uno sguardo nuovo.

Partendo da questa presa di coscienza hanno elaborato un simbolo: gli occhiali rossi, diventati poi l’icona della campagna Riscriviamo il Futuro. Un simbolo che vuole rovesciare la retorica – tanto diffusa quanto dannosa – secondo cui bambini e giovani sono invisibili. “Non sono loro invisibili, ma le istituzioni a essere miopi”. I vuoti sono il risultato di uno sguardo che non ha saputo mettere a fuoco quello che è il motore del futuro: i giovani.

Si rischia spesso di pensare impropriamente che le nuove generazioni abbiano perso il desiderio di essere protagoniste del proprio presente, ma è una retorica distante anni luce da quella che è la realtà

* redattori di Change the Future



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