Il mondo visto con lo sguardo degli “ultimi” venti Paesi del mondo

Mentre in Italia andavano avanti gli incontri del G20 è nato il comitato "Last Twenty" che riunirà, a partire dal 22 luglio a Reggio Calabria, i venti Paesi più "impoveriti" del pianeta, quelli che soffrono della iniqua distribuzione delle risorse, dell’impatto del mutamento climatico, delle guerre intestine, spesso alimentate proprio dai G20.

Massimo Acanfora

Un summit capovolto, un vertice con la punta rivolta verso il basso: è l’idea a cui da mesi lavorano attivisti italiani di numerose realtà, Organizzazioni non governative, uomini e donne della Diaspora africana in Italia. “The Last 20” è un evento eterodosso e diffuso che prende le mosse dal Sud di un Paese – l’Italia, ovvero da Reggio Calabria – per riaffermare la dignità di tutti i Paesi e popoli del “Sud” del Pianeta. “The Last 20” accende infatti i riflettori sui Paesi “L20”, ovvero gli “ultimi” venti Paesi del Pianeta in base alle statistiche internazionali e ai principali indicatori socioeconomici e ambientali, dall’Afghanistan allo Yemen, con in mezzo il Libano e ben 17 nazioni africane, tra cui Repubblica Democratica del Congo, Mozambico, Eritrea, Etiopia. Non si tratta di Paesi semplicemente “poveri” ma piuttosto “impoveriti”, da sfruttamento coloniale, guerre e conflitti etnici, catastrofi climatiche.

Nel frattempo – proprio sotto la Presidenza italiana – si riuniscono in panel, simposi e incontri i rappresentanti dei G20, una parata che culminerà nel Vertice dei Leader di Roma (30-31 ottobre). The Last 20 è il contraltare di questa affermazione di dominio. “Ci siamo anche noi su questo pianeta!” afferma Tonino Perna del Comitato L20. “The Last 20 – continua Perna – vuole cambiare il punto di vista sul mondo e invita a guardarlo con gli occhi degli ultimi”. Di più. “The Last 20 misura la temperatura sociale, economica e ambientale del Pianeta – se lo consideriamo un organismo vivente – e analizza i suoi punti più sensibili, scoprendo i mutamenti che stiamo attraversando e andando alla radice dei problemi e delle contraddizioni del nostro tempo”.

L’obiettivo principale di “The Last 20” è quindi schiettamente politico: affermare che i Last 20 esistono e soprattutto che, per parafrasare Black lives matter, “i Last 20 contano” e non possono essere dimenticati.

Prima tappa dell’evento a Reggio Calabria, Il 22 luglio, con l’intitolazione del nuovo ponte sul waterfront all’Ambasciatore italiano Luca Attanasio, morto tragicamente insieme alla sua scorta, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo. “Questo ponte ha un grande valore simbolico – spiega Perna – perché unisce l’ultimo lembo della penisola italiana con il mare che ci porta nel Continente africano”. Reggio diventa così la prima città italiana in assoluto a omaggiare Attanasio, uomo che in Repubblica Democratica del Congo ha costruito “ponti” con la gente.

Gli incontri della tre giorni calabrese verteranno sul tema delle migrazioni, dell’accoglienza e dell’intercultura: il programma vede coinvolti una lista di ospiti autorevoli, giornalisti, studiosi, politici, sindaci, attivisti, sindacalisti, rifugiati, rappresentanti della Federazione delle Diaspore Africane. Oltre a Marina Sereni, viceministro degli Affari Esteri–MAECI, a parlare di viaggi dei migranti, modelli di accoglienza, cooperazione internazionale, corridoi umanitari, ruolo degli enti locali e delle comunità ci saranno Maurizio Ambrosini, Mimmo Lucano, Padre Camillo Ripamonti, Abdou Babakar, Gianni Silvestrini, solo per citarne alcuni. (il programma è su https://thelast20.org/).

Ma i temi portanti di The Last 20 sono ben più ampli: il climate change e i suoi effetti su questi Paesi, in particolare su quelli dell’Africa sub-sahariana; la questione sanitaria, dalla prospettiva di Paesi con una bassa aspettativa media di vita e debolissime strutture sanitarie; la fame e l’impoverimento a cui cercare risposte immediate. In generale il ruolo politico dei Paesi L20 e come far arrivare la voce degli ultimi nelle sedi appropriate.

The Last 20 affronterà queste e altre questioni a settembre e ottobre 2021: dal 10 al 12 settembre a Roma, dal 17 al 21 settembre in Abruzzo e Molise, dal 22 al 26 settembre a Milano, e si concluderà a Santa Maria di Leuca il 2-3 ottobre con la stesura di un documento comune da presentare nelle sedi internazionali e ai media.

L’obiettivo di lungo periodo è formare un comitato scientifico che ogni anno presenti un Report Last 20, stilato con criteri obiettivi, andando al di là della misurazione del PIL o della presentazione di medie mondiali consolatorie, includendo un’analisi a 360° proprio sulle parti più fragili dell’umanità, per ribadire che il mondo si può e si deve cambiare ma non necessariamente dall’alto.

***

The Last 20 è stato promosso da: Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria, Federazione delle diaspore africane in Italia, Fondazione Terre des Hommes (Italia), ITRIA (Itinerari turistico-religiosi interculturali accessibili), Mediterranean Hope, Re.Co.Sol. (Rete Comuni solidali), Rete azione TerraE, Fondazione Casa della Carità (Milano), Parco Ludico Tecnologico Ecolandia. Sul sito le numerose collaborazioni e adesioni.



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