MicroMega+ la presentazione del numero del 17 giugno 2022

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Con contributi di Roberto Scarpinato, Ingrid Colanicchia, Gérard Biard, Marco D’Eramo, Nicolò Bellanca, Raffaele Carcano.

Mentre la criminalità mafiosa si prepara all’assalto alla diligenza dei fondi del Pnrr, lo Stato rinuncia a sapere la verità sulle stragi del ‘92-’93, smantellando progressivamente la normativa antimafia approvata solo grazie al sangue di Capaci e Via D’Amelio. In apertura di questo numero di MicroMega+ pubblichiamo una riflessione dell’ex procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato: “Mafia, politica e stragismo: il lato oscuro del potere in Italia”.



Sono passati 50 anni dall’inizio del Watergate. Lo scandalo che condusse alle prime (e uniche) dimissioni di un presidente degli Stati Uniti e che ha dato il nome a tutti gli scandali che gli sono succeduti. Il racconto di Ingrid Colanicchia: “Scandalo Watergate: storia di una caduta (e di un Pulitzer)”.

Nell’intervento “La libertà di stampa fra censura e politicamente correttoGérard Biard – caporedattore di Charlie Hebdo, giornale satirico francese la cui redazione nel 2015 fu decimata dai terroristi islamici – denuncia le nuove forme di attacco alla libertà di espressione che arrivano soprattutto non più dal potere politico ma da gruppi sociali, religiosi e culturali.



Iron Musk e il capitalismo da fumetto”: Marco D’Eramo spiega perché il crollo delle criptovalute e il conseguente ridimensionamento della fortuna di Elon Musk – il miliardario rappresentato come il Tony Stark del neo-feudalesimo capitalista contemporaneo – sono una buona notizia.

Il rimodularsi della globalizzazione in aree regionali interdipendenti, la connotazione sempre più apolide della classe dominante planetaria e l’impiego delle guerre come strumenti al servizio dei mercati allontanano (un poco) lo spettro del conflitto assoluto. L’analisi di Nicolò Bellanca: “L’invasione dell’Ucraina e le trasformazioni della guerra globale”.





Nonostante le pesantissime ombre sulla biografia di Padre Pio – dai rapporti con i gerarchi fascisti agli imbrogli sulle sue presunte facoltà sovrumane, fino ai peccati carnali – nel nostro paese, a vent’anni dalla Canonizzazione avvenuta il 16 giugno 2002, l’infatuazione religiosa per il frate cappuccino non accenna a diminuire. L’approfondimento di Raffaele Carcano: “Padre Pio: una storia italianissima”.



Buona lettura!