Natura (è) cultura: tornano le Giornate della laicità

Dal 10 al 13 giugno a Reggio Emilia quattro giorni di dibattiti su scienza e pandemia, fine vita e lavoro, intelligenza artificiale e identità di genere.

Tornano finalmente in presenza, dal 10 al 13 giugno a Reggio Emilia, le Giornate della laicità, il festival di approfondimento culturale dedicato al pensiero laico, critico e razionale, promosso dall’associazione Iniziativa laica in collaborazione con Arci Reggio Emilia. Tema dell’edizione 2021 è “La scimmia nuda. Natura (è) cultura”. “Molto spesso”, spiega Cinzia Sciuto, direttrice scientifica del Festival, “la natura viene contrapposta alla cultura, alla tecnologia e alla scienza, ma in realtà la natura di noi essere umani è esattamente quella di essere animali culturali che, grazie alle elaborazione e all’uso della propria intelligenza, riescono a interagire e a trasformare sé stessi e l’ambiente che li circonda“. Saranno quattro giorni di dibattiti e riflessioni a più voci, in un’inedita formula ibrida che vedrà la compresenza di incontri dal vivo e appuntamenti in sola diretta streaming.



Ad aprire le Giornate della laicità, di cui MicroMega è media partner insieme a Left, sarà il filosofo Maurizio Ferraris con una lectio sull’influenza prodotta dal web sul linguaggio umano e sulla capacità di documentare e trasmettere conoscenze. I rapporti fra esseri umani, macchine e algoritmi saranno anche al centro delle riflessioni di Carlo Sini e Michela Milano.

L’antropologo Francesco Remotti affronterà il tema del rapporto fra la propria cultura di appartenenza e la propria identità personale, mentre il genetista Guido Barbujani farà un viaggio a ritroso nella nostra storia di essere umani, analizzando la biodiversità nelle popolazioni antiche e il successivo determinarsi delle diverse culture. Di sesso, genere e identità fra natura e cultura parlerà la psicoanalista Simona Argentieri, mentre il libero arbitrio fra neuroscienze e filosofia sarà al centro del dialogo tra la filosofa Roberta De Monticelli e il neurologo Paolo Nichelli.



Una delle caratteristiche di Homo Sapiens è quella di prendere in mano il proprio destino, di assumersi responsabilità: Eva Cantarella seguirà le tracce di questo percorso di emancipazione dai vincoli imposti dalla natura e dalla volontà degli dei nei poemi omerici, mentre Paolo Flores d’Arcais e Telmo Pievani ci riportano a questioni di attualità: il fine vita e la responsabilità etica sui vaccini. La libertà di espressione e il diritto alla blasfemia, a partire dalla decapitazione del professor Samuel Paty da parte di un fanatico musulmano per aver mostrato in classe alcune vignette che ritraevano Maometto, saranno invece il filo conduttore del dialogo tra Cinzia Sciuto e la scrittrice e attivista Sumaya Abdel Qader.

Il festival si occuperà anche di povertà, lavoro e disuguaglianze con interventi di Chiara Saraceno, Giorgio Maran, Elena Granaglia e Marco d’Eramo. Infine il rapporto tra scienza, politica e cittadini, fra diffidenza complottistica e affidamento fideistico, sarà al centro dell’approfondimento dell’epistemologa Elena Gagliasso, mentre il pedagogista Massimo Baldacci si concentrerà sul ruolo e il valore dell’istruzione come elemento portante del renderci esseri umani.







Tutti i dettagli del programma nonché le modalità di partecipazione saranno disponibili sul sito www.giornatedellalaicita.com. Chi volesse sostenere il Festival – che accanto ai dibattiti vedrà anche dei momenti di musica e cinema – potrà farlo grazie alla campagna di crowdfunding.