Erri De Luca: “Mattarella bis mostra la paralisi senile dei partiti”

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Per lo scrittore la destra non è allo sbando perché può contare su una solida base elettorale e la permanenza di Draghi al governo dipende da lui.

L’elezione di Mattarella per un secondo mandato che significato ha per il nostro sistema democratico? È secondo lei un’anomalia costituzionale?
La rielezione del presidente uscente ma non uscito sancisce lo stato di paralisi senile del sistema dei partiti che imbeccano il migliaio di delegati. Non mi pare incostituzionale, se ricordo bene anche il presidente precedente si fece rieleggere, per poi dimettersi più tardi.



Questa scelta e soprattutto il modo in cui sci si è arrivati cosa ci dice del sistema politico?
Che soffre di rigidità, di paure e che non sa fare il mestiere politico di mediare.

La destra ha mostrato di essere allo sbando, senza più Berlusconi che tiene le redini: è una buona o una cattiva notizia?
La destra non è allo sbando, ha una solida base elettorale a prescindere dalle miserie della sua classe dirigente. È composta da tre componenti in puntigliosa concorrenza tra di loro, che fingono ogni tanto di andare a braccetto.



E la sinistra, o quel che ne rimane, come ne esce da questa settimana?
Da tempo non uso più il termine sinistra applicato alle rappresentanze parlamentari. Escono con un risultato di zero a zero.

Che ne sarà del governo Draghi? La maggioranza reggerà o andiamo verso elezioni anticipate?
Dipende dalle ambizioni del primo ministro, se continuare o prendersi un riposo meritato. Non è stato tra gli elettori del presidente, dunque può far finta di niente.





Presidente forte, democrazia debole