“Fermare CasaPound”: ora anche il Pd si è accorto del problema neofascismo

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CasaPound ha lanciato una manifestazione a Roma. E nel farlo torna ad attaccare Paolo Berizzi, giornalista sotto scorta.

“Fermiamo i fascisti in quella che si annuncia una nuova pericolosa marcia su Roma. Casa Pound promuove la manifestazione per il prossimo 28 maggio e lo fa tornando ad attaccare il giornalista italiano Paolo Berizzi, unico in Europa sotto scorta da anni per le minacce degli estremisti di destra, affermando ‘chi non partecipa è un Berizzi’“. E così, dopo anni di silenzio, il Partito Democratico chiede finalmente di fermar Casa Pound. La richiesta arriva da 17 europarlamentari che sottolineano la gravità della data scelta dai “fascisti del terzo millennio” per “occupare la città”: il 28 maggio, giornata simbolo di una delle pagine più tragiche del terrorismo nero degli anni Settanta. Il riferimento è ovviamente all’anno 1974 quando, a Brescia, in piazza della Loggia una bomba fece 8 morti e 102 feriti tra le persone che manifestavano pacificamente contro il fascismo.



“I colpevoli furono individuati, molti anni dopo, tra i membri del gruppo neofascista Ordine Nuovo con basi in Veneto. Aderiamo quindi all’appello dell’ANPI, di Articolo 21, della Rete Studenti Medi e di molte espressioni della società civile per chiedere di fermare questo scempio alla libertà e alla democrazia. Il ministero dell’Interno, la Prefettura di Roma e le autorità cittadine impediscano il raduno illegale di un’associazione che si richiama apertamente al fascismo. Poiché i rigurgiti neofascisti e neo nazisti sono diffusi in tutta Europa dobbiamo mobilitarci concretamente. A livello istituzionale chiederemo di creare un osservatorio europeo sui fenomeni di estrema destra presenti in Europa, individuando esperti e studiosi per elaborare un dossier da presentare al Parlamento europeo, anche a seguito di quanto è emerso attraverso il lavoro della Commissione speciale parlamentare INGE, sulle ingerenze e la disinformazione, riguardanti i legami tra regimi autoritari e settori dell’estrema destra europea”.

Contattato da MicroMega, Paolo Berizzi ringrazia chi è mobilitato “manifestandomi vicinanza per i continui attacchi da parte della galassia neofascista e sostenendo il mio lavoro e il mio impegno quotidiano di denuncia e contrasto dei gruppi nazifascisti e delle troppe e crescenti angolazioni fascistoidi presenti nei partitoni della destra nazionalista e sovranista. Bene che il Pd- su iniziativa dei suoi eurodeputati – sia uscito in modo così netto sulla manifestazione di CasaPound il 28 maggio a Roma”.



Questo corteo, sottolinea Berizzi, non va però impedito perché è stato lanciato attaccando un cronista già sotto scorta, “va impedito perché CasaPound è un movimento fascista e la nostra Costituzione nega la possibilità stessa che possano esistere gruppi di ispirazione nazifascista. Che questi movimenti possano manifestare in piazza, oltretutto nel giorno-anniversario della strage nera di piazza della Loggia, è un oltraggio alla libertà e alla democrazia”.

Su questo tema “è arrivato il tempo di rompere ogni indugio e prudenza: all’estero i gruppi e partiti nazifascisti li chiudono. Lo si faccia anche in Italia. Le istituzioni democratiche applichino la Costituzione e le leggi che mettono al bando il fascismo. Spero che, su questa battaglia civile e costituzionale, l’azione e l’impegno da parte del campo progressista sia maggiore di quanto non sia stato fino ad oggi”.





Diversamente “vedremo il campo in mano alle destre che si definiscono moderne ma che continuano a tenersi in pancia nostalgismi, saluti romani e esibizioni fasciste. Suggestioni che continuano a affascinare un certo elettorato a cui evidentemente non si vuole rinunciare”.