“Tra le rose e le viole”: storia del mondo trans in Italia

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“Tra le rose e le viole” di Porpora Marcasciano ricostruisce la storia del mondo trans in Italia, in maniera sincera, diretta e piena di vita.

“Ho sempre avuto la consapevolezza di essere una donna; è una coscienza che è cresciuta con me, era la stessa cosa di me, una sensazione e una percezione che però non trovavano riscontro nel mio fisico. Sono stata una bambina imprigionata in un corpo maschile, ero differente dagli altri e per questo guardata in cagnesco e presa in giro. Essendo oggetto di derisione, ero anche molto sola e questo mi faceva soffrire”.
Tra le rose e le viole è stato ripubblicato da Alegre a distanza di diciotto anni dopo la sua prima edizione. Scritto da Porpora Marcasciano racconta, come recita il sottotitolo, “La storia e le storie di transessuali e travestiti” ed è corredato da una prefazione di Maya De Leo e una postfazione di Fabrizia Di Stefano.
Si tratta di un’indagine che ricostruisce la storia del mondo trans, la sua faticosa affermazione contrastata dai pregiudizi e da un sistema farraginoso restio, anche sul piano burocratico, a riconoscere le identità non omologate o che avevano subito una trasformazione. Attraverso dieci interviste che coinvolgono tanto le pioniere quanto le trans più giovani, ci addentriamo in cinquant’anni di storia sociale, di battaglie, di ingiustizie, di soprusi, ma anche di vittorie.
Conoscerete così il percorso di Roberta, Nadia, Gianna, Pina e tante altre. Ogni intervista è preceduta da una breve introduzione dell’autrice, che delinea i tratti fondamentali dell’interlocutrice o dell’interlocutore, le cui risposte sono state poi accorpate affinché sembrassero un discorso unico, una sorta di narrazione confidenziale, senza filtri, dove chi parla si consegna candidamente, poiché attraverso la condivisione e la consapevolezza si può auspicare di abbattere le barriere e ad una società migliore, diversa da questa in cui le etichette ancora pretendono di condizionare il sentire di tutti. Eppure delle volte le percezioni sono troppo sfumate per venire incasellate: “La differenza tra Luisa e Antonello è solo nell’attimo in cui mi preparo, lì davanti allo specchio si incontrano e si scambiano entrambi, Antonello si riposa e Luisa si risveglia, quando mi strucco, invece, è Luisa che si ritira. Comunque spesso le due parti coesistono, si fondono e si confondono, a volte si scontrano”.
Le storie di vita sono intense e toccanti, c’è chi è stata rifiutata in famiglia, chi si è trovata nella condizione di darsi alla prostituzione per sopravvivere e talvolta ha rischiato grosso. Chi ha subito diversi interventi, chi ha scelto solo il travestimento, chi è stata ferocemente derisa, chi è cascata e poi uscita dalla trappola dell’eroina, chi conserva brutti ricordi delle forze dell’ordine, chi si è imbattuta in clienti pericolosi, chi ha inseguito un sogno d’amore o di riscatto, chi è rinata, chi ha fatto della scoperta del sé il proprio baluardo, dopo anni di confusione, in cui non si sentiva rappresentata dai modelli imposti. Quanto dolore, quanto coraggio, quanta determinazione trapelano dalle pagine! Quanta solidarietà, quante speranze! E i desideri dal particolare si allargano all’universale. È stato grazie a molte di loro che le cose sono cambiate, anche a livello legislativo, dove esistevano norme assurde e oltraggiose, come il famigerato articolo 85 (“È vietato comparire mascherato in luogo pubblico.”), risalente al periodo fascista.
Porpora Marcasciano, consigliera comunale a Bologna dove presiede la Commissione Parità e Pari Opportunità, è stata premiata da Amnesty International come attivista per i diritti e inserita dall’Onu tra le sette persone trans più influenti al mondo, in qualità di testimone dei diritti umani. Ha scritto un libro necessario e importante, che ci racconta un pezzo del nostro paese ancora troppo negletto. Un libro sincero, diretto, pieno di vita palpitante, di Storia (con la s maiuscola) e di verità.