Yuriy Kerpatenko direttore della Filarmonica di Kherson

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Una poesia in onore di del direttore d'orchestra assassinato dai soldati russi per essersi rifiutato di suonare il primo ottobre per le forze di occupazione.

Per ordine degli invasori



Doveva celebrare in concerto

l’annessione forzata



delle province invase.

Al suo rifiuto è stato ucciso:





così la clemenza di Putin

mette la musica in silenzio.

Gli assassini meritano

non udire più alcun suono.

Ma il musicista fucilato

Sfuggirà allo sparo

accompagnato per sempre



da una dolce armonia di note.