«Credo che la parola magica "lavoro", che figura fin dal primo articolo della Costituzione, vada ripensata in chiave critica».
Chi abbia l’ultima parola sulla fine della guerra in Ucraina è oggetto di dibattito da quando è chiaro che l’Ucraina resiste.
I 5 Stelle e molti pacifisti non sono contenti della controffensiva ucraina e non ne fanno mistero.
Le manifestazioni per la Pace non possono lasciare alcun adito al sospetto di praticare un’olimpica equidistanza dai due contendenti.
Se oggi abbiamo ai vertici delle Camere due personaggi che sfigurano la Repubblica la responsabilità è tutta del centro-sinistra.
I partiti di centrosinistra hanno compensato la dissoluzione della loro base sociale con la solida vita nei governi locali e anche nazionale.
I partiti non di centrodestra si sono avviati al voto in concorrenza tra loro invece che uniti. Non potevano che essere sconfitti.
Ora è che gli ucraini sono in piena riscossa la questione del negoziato si pone in un quadro molto diverso da quello definito dall’invasione russa.
Ormai è palla agli elettori. L’ultima speranza: che siano loro a riuscire laddove, per l’ennesima volta, hanno fallito i leader della sinistra.