Il premier è davvero quel tecnocrate liberista che tutti temevano? Ad analizzare le sue uscite pubbliche, sembra proprio di no. Sembra, appunto.

Uno dei segnali di ritorno alla normalità politica è che si torna, molto cautamente, a discutere dei diritti delle persone.

Trasformando il problema della pandemia in un’opportunità, Biden ha varato investimenti miliardari per il sostegno al lavoro e alla famiglia.

Nei prossimi anni la politica italiana è attesa da diversi appuntamenti cruciali.

Il particolarismo, il familismo e la burocrazia sono i tre difetti del sistema Italia che i fondi europei rischiano persino di aggravare.

Un articolo della London Review of Books pieno di luoghi comuni presenta il barone universitario come una peculiarità italiana.

Servono garanzie contro lo sfruttamento privato della Rete che deve restare, o diventare, un bene comune, se non proprio pubblico.

Mai come quest’anno ci sarebbero ragioni per chiedersi chi siamo e dove vogliamo andare. Bisognerebbe trovare urgentemente qualche buona ragione per sentirci davvero uniti.

Il governo Draghi non ha ancora portato discontinuità radicali con il modello di gestione della pandemia adottato dal Conte bis. Apparentemente, sono cambiate solo le persone. A presentare il nuovo DPCM non è stato il premier ma i ministri competenti, Speranza per la Sanità e Gelmini per gli affari regionali. Il commissario Arcuri, che aveva...